
di Giovanni Chiodini
Altri cinque anni seduti nelle poltrone riservate alle minoranze senza poter mai entrare nel vivo delle decisioni o scegliere di appoggiare uno dei due candidati al ballottaggio e quindi avere la possibilità, nei prossimi cinque anni, in modo di condividere e partecipare al governo della città nel caso di vittoria del prescelto, attuando parte delle proposte indicate nel proprio programma di governo. Queste le domande che Luigi Tarantola (foto) e i componenti delle due liste che lo hanno sostenuto al primo turno (ottenendo più del 23% dei consensi) si sono posti nei giorni immediatamente successivi a quello del voto. La risposta, alla fine, anche senza un apparentamento (che avrebbe voluto dire togliere posti in consiglio e in giunta a chi si è candidato per l’elezione di Fossati al primo turno), è stata quella di essere parte attiva anche in occasione del ballottaggio. E tra i due contendenti in gara - Cesare Nai sostenuto dalle cinque liste del centrodestra e Alberto Fossati che gode dei favori del centrosinistra - le liste “Ricominciamo insieme“ e “Giovani per Abbiategrasso“ hanno scelto di stare dalla parte di Fossati dando ai propri elettori questa indicazione di voto per domenica. "Fossati - si legge nella nota diffusa da Tarantola - è una persona perbene, preparata e capace, in caso di vittoria, anche di avviare un reale percorso di condivisione con la nostra coalizione civica, con cui si hanno in comune diversi e importanti contenuti e in diversi settori: dal rilancio della mobilità al potenziamento del sistema sociosanitario; dalle politiche giovanili ai processi di rinnovamento culturale; dal recupero delle aree dismesse alla tutela e valorizzazione del territorio. Dare una precisa indicazione di voto è un atto di responsabilità e, in caso di vittoria, la possibilità concreta per i civici di contribuire in modo attivo al rilancio della città e del territorio". Nella prima tornata elettorale per il rinnovo del consiglio comunale il centrodestra ha raccimolato il 42,4% dei voti mentre il centrosinistra si è fermato al 34,71%. Un divario di 8 punti che il centrosinistra spera ora di colmare con le indicazione di voto dei civici di Tarantola.