La solita telefonata: "Suo figlio ha investito un motociclista, deve pagare 7.500 euro o finisce in galera". Nella trappola era finita una donna di 77 anni, convinta da un fantomatico appartenente alle forze dell’ordine a consegnare i preziosi di famiglia al suo assistente. Per fortuna, i poliziotti, quelli veri, si sono accorti di quello che stava succedendo e hanno arrestato l’operativo, un diciottenne napoletano. Alle 15.20 di sabato, gli agenti dell’Antirapine della Squadra mobile, impegnati in un servizio anti-furti a Porta Venezia, si sono imbattuti in un’anziana che stava parlando al telefono: agitata, aveva con sé un sacchetto di carta. Insospettiti dal suo atteggiamento, i poliziotti, guidati dal dirigente Marco Calì e dal funzionario Francesco Federico, hanno iniziato a seguirla. Così l’hanno vista fermarsi davanti a un istituto di credito in piazza Oberdan: dopo dieci minuti, si è avvicinato un ragazzo, che ha preso in consegna il sacchetto e si è allonatanato verso corso Buenos Aires. Gli agenti non hanno perso tempo: si sono qualificati e hanno bloccato il diciottenne. In quel momento, l’anziana, che era ancora al cellulare con il telefonista del gruppo, si è accorta di quello che le stava succedendo e si è avvicinata ai poliziotti. A loro ha raccontato del presunto incidente, dei 7.500 euro e dei gioielli racimolati in casa. Poi l’appuntamento davanti alla banca. Lì però c’era pure la polizia. N.P.
CronacaAnziana raggirata a Milano col finto incidente: Blitz della Mobile