
Vaccini
di Giulia Bonezzi
Le prime 1.620 dosi di vaccino Pfizer-BioNTech, il primo antiCovid che ha ricevuto dall’Ema, ieri, il via libera nei Paesi Ue, toccheranno il suolo lombardo domenica mattina all’ospedale Niguarda; da lì partirà la distribuzione verso l’hinterland e le altre province lombarde in cui si celebrerà il V-Day. Una giornata di vaccinazione simbolica, voluta dal Governo in tutta Italia, che riguarderà, ha spiegato ieri il governatore Attilio Fontana, persone che appartengono al "mondo della sanità". Perché queste prime 1.620, che saranno inoculate in un paio di giorni, sono solo l’antipasto della campagna di vaccinazione vera che partirà con le 304.955 dosi di Pfizer assegnate alla Lombardia dal commissario all’emergenza, sufficienti a somministrare la prima (di due) al 90% dei 340 mila lombardi appartenenti alle categorie indicate dal Ministero della Salute (circa 130mila lavoratori degli ospedali pubblici e 30mila dei privati accreditati, oltre diecimila tra medici e pediatri di base, circa cinquantamila tra dipendenti e volontari dell’emergenza-urgenza e 120mila tra personale e ospiti delle Rsa). A quanto si apprende, questo primo giro di vaccinazioni potrebbe iniziare il 4 gennaio e concludersi, compresa la seconda dose, intorno a metà febbraio per poi passare ad altre categorie-target indicate dal Ministero. Il piano in Lombardia prevede "65 punti di stoccaggio" ed è pronto, ha spiegato Fontana; "le modalità varieranno visto che certi vaccini hanno certe necessità ma è tutto previsto, compresi i luoghi dove si faranno le vaccinazioni che potranno anche essere gli ospedali", soprattutto in questa prima fase.
Si vaccinerà "non appena possibile" Annalisa Malara l’anestesista dell’ospedale di Codogno che il 20 febbraio, insieme alla collega Laura Ricevuti, forzò i protocolli (sbagliati) dell’Oms scoprendo il futuro “paziente 1“ e salvando l’Italia da un destino pandemico peggiore: entrambe, ieri, hanno ricevuto dalla Regione il premio Rosa Camuna. Il vaccino, sottolinea Malara, "è un’arma fondamentale e speriamo decisiva". Quanto alla “variante inglese“ del Sars-CoV-2, individuata a settembre nel Paese ormai extra-Ue che per primo ha approvato e già iniziato a vaccinare con lo Pfizer, ma sulla quale i britannici hanno dato l’allarme alla vigilia dell’approvazione del farmaco in Europa, "per ora in Lombardia non abbiamo trovato casi", ha detto Fontana. Le Ats stanno contattando circa 1.500 persone "che hanno dichiarato di essere state in Inghilterra, Scozia, Galles e Irlanda del Nord dal 6 dicembre, per effettuar loro il tampone", ha spiegato l’assessore al Welfare Giulio Gallera, invitando chi fosse nella stessa situazione ad autosegnalarsi attraverso i siti delle Ats.