"Antenne lontane dai bambini". Residenti sul piede di guerra

San Giuliano, la diocesi ha concesso l’installazione di un ripetitore 5G nel cortile dell’oratorio "L’Arpa ci rassicura ma l’Istituto superiore di sanità dice di non disporre ancora di dati certi".

"Antenne lontane dai bambini". Residenti sul piede di guerra

"Antenne lontane dai bambini". Residenti sul piede di guerra

"No all’antenna per il 5G vicino a case e scuole". Con un misto di delusione, timori e perplessità, molti cittadini hanno partecipato, giovedì sera nell’aula consiliare del municipio, all’assemblea pubblica dove si è discusso del ripetitore che è stato posizionato, col consenso della parrocchia locale e della diocesi, nel cortile dell’oratorio San Carlo Borromeo, in via De Nicola. L’antenna si trova a poca distanza da una serie di palazzi, oltre che dal Comune, "da alcune scuole e da altri siti sensibili. C’è da chiedersi se, anche da un punto di vista etico, fosse il caso di procedere con l’installazione". Queste le sollecitazioni emerse nel corso del dibattito coordinato da Marco Castoldi, tra i referenti di un comitato spontaneo sorto proprio per affrontare la questione.

"La parrocchia ha distribuito alcuni opuscoli di Arpa, nei quali si spiega che il 5G è esente da rischi, ma in realtà l’Istituto superiore della sanità evidenzia che ancora non si dispone di dati certi sull’eventuale dannosità delle onde", ha rimarcato Castoldi. I dubbi riguardano dunque le ricadute sanitarie e ambientali legate al propagarsi delle onde nel circondario; si teme inoltre un deprezzamento del costo delle case. "Per ben due volte abbiamo chiesto al parroco di desistere, ma invano. La stessa diocesi, interpellata, non ha mostrato disponibilità a un confronto".

Nel corso della serata l’assessore all’ambiente Andrea Garbellini ha illustrato l’iter tecnico-burocratico attraverso il quale si è arrivati al posizionamento del ripetitore, che ha ottenuto l’avallo di Arpa e ha coinvolto anche l’ufficio tecnico del Comune. Ma i dubbi sono rimasti, perciò dalla platea si è levata la richiesta di un incontro con la stessa Arpa, il parroco don Luca Violoni e il sindaco di San Giuliano Marco Segala, "che sul territorio è il primo responsabile della salute pubblica". Non si esclude un ricorso al Tar, supportato da alcune contro-misurazioni che il comitato intende commissionare a un ente terzo.

"La partita non è chiusa, continueremo ad esprimere il nostro dissenso". Nel corso della serata, cui ha partecipato anche il consigliere comunale di opposizione Nicola Aversa, è emersa inoltre la necessità di produrre un regolamento locale per disciplinare l’installazione dei ripetitori sul territorio comunale.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro