L’appuntamento è alle 16 in piazza Scala. Lì, stando a quanto rilanciato sui social negli ultimi giorni, andrà in scena l’ennesimo presidio (come sempre non preavvisato) degli anarchici per Alfredo Cospito, l’ideologo del Fai-Fri in sciopero della fame da quattro mesi e in attesa del pronunciamento della Cassazione (tra una settimana) sull’eventuale stop al regime di carcere duro. Le notizie che arrivano dal reparto di medicina protetta del San Paolo, in cui è ricoverato da sabato scorso, sono confortanti sul suo stato di salute: i parametri sono in leggero miglioramento, dopo che il cinquantacinquenne ha ripreso ad assumere gli integratori e ha iniziato a mangiare yogurt e miele. Tuttavia, la mobilitazione per lui non si ferma. Oggi pomeriggio i manifestanti si ritroveranno davanti al Comune per dire no a qualsiasi "accanimento terapeutico" e a favore della "autodeterminazione dei corpi".
L’attenzione da parte delle forze dell’ordine è massima, considerato anche il recentissimo precedente di sei giorni fa, quando circa 400 anarchici hanno messo a ferro e fuoco le strade tra i Navigli e Porta Romana, scontrandosi con la polizia e danneggiando arredi urbani e dehor dei ristoranti. Le previsioni della vigilia, sempre difficili da azzeccare quando si parla di autonomi, parlano di un’iniziativa con numeri inferiori rispetto a quelle delle ultime settimane e soprattutto con una presenza contenuta di persone in arrivo da altre Regioni. Detto questo, il dispositivo di sicurezza sarà nutrito. E, visti i luoghi che circondano il punto di ritrovo, è davvero complicato immaginare che gli anarchici possano avere anche solo un minimo margine di manovra per mettere in atto cortei improvvisati.
Nicola Palma
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