MASSIMILIANO MINGOIA
Cronaca

Ambrogini d’oro, omaggio a medici e infermieri morti

Emozione anche per i tassisti-eroi. Premiati Ferragnez, Concato ed Escobar. Il promoter di Springsteen Claudio Trotta: "Che emozione, Milano è rock"

di Massimiliano Mingoia

Nessun virologo da prima serata televisiva, alla fine. La Grande medaglia d’oro alla memoria di tutti gli operatori sanitari, dai medici agli infermieri, caduti durante i mesi dell’emergenza coronavirus l’ha ritirata la moglie di uno dei dottori morti, Alessandra Pagani, insieme al presidente milanese dell’Ordine dei Medici chirurghi e degli Odontoiatri Roberto Rossi e al presidente dell’Ordine delle professioni infermieristiche Pasqualino D’Aloia. È stato questo il momento più emozionante della cerimonia di consegna degli Ambrogini d’oro, o meglio delle Civiche benemerenze che il sindaco Giuseppe Sala e il presidente del Consiglio comunale Lamberto Bertolè hanno consegnato a Palazzo Marino (21 anni dopo l’ultima volta nella sede del Comune) nel giorno di Sant’Ambrogio ai milanesi che hanno fatto di più per il bene della città.

L’omaggio ai medici e agli infermieri deceduti a causa del virus non è l’unico momento a ricordare i cittadini-eroi di questi ultimi tragici mesi. Una medaglia d’oro alla memoria va a Giuseppe Allegri e Mauro Resmini, tassisti che non si sono mai tirati indietro quando si trattava di trasportare persone in ospedale o dall’ospedale a casa, talvolta anche gratis, e sono rimasti vittime dello stesso virus che hanno sfidato per il bene degli altri. L’altro Ambrogino d’oro alla memoria, invece, è andato al giornalista-scrittore Raffaele Masto.

I premiati con la medaglia d’oro? I nomi più conosciuti sono i Ferragnez, cioè l’influencer Chiara Ferragni e il rapper Fedez, il cantautore Fabio Concato, l’ex direttore del Piccolo Teatro Sergio Escobar, il fondatore della Barley Arts, promoter musicale e organizzatore dei tour di Bruce Springsteen in Italia Claudio Trotta ("che emozione, Milano è rock") e il professore universitario e presidente della Fondazione per la Sussidiarietà Giorgio Vittadini. E poi suor Anna Monia Alfieri (sostenitrice della parità scolastica), il navigatore Ambrogio Beccaria, la direttrice del carcere di Bollate e dell’Istituto penale minorile Beccaria Cosima Buccoliero, la deportata ad Auschwitz e fondatrice del Centro socio-ricreativo Acquabella Loredana Bulgarelli. E, ancora, la professoressa di Patologia generale all’Università di Milano, all’Istituto Mario Negri e all’Istituto Firc di Oncologia molecolare Elisabetta Dejana, l’imprenditore e presidente dell’associazione Papà separati Milano Emanuele Ernesto, la professoressa di Pedagogia generale e sociale Susanna Mantovani, il medico chirurgo dell’Istituto nazionale dei tumori Vincenzo Maria Mazzaferro, i fondatori del Centro dell’Incisione Alzaia Naviglio Grande Gigi e Gabriella Pedroli e la partigiana Antonietta Romano Bramo.

Venti gli attestati di civica benemerenza: il sindaco Sala ha candidato e premiato la rete “Milano Aiuta’’. Attestato anche al Centro Ippico Lombardo.