Ambasciatori contro il bullismo La campagna parte dal “Levi“

Ventuno studenti hanno assistito le due psicologhe del Moige nell’incontro con 7 prime .

Ambasciatori contro il bullismo  La campagna parte dal “Levi“

Ambasciatori contro il bullismo La campagna parte dal “Levi“

Contrastare il bullismo e il cyberbullismo, un fenomeno che ha subìto un preoccupante incremento fra i giovanissimi durante la pandemia a cui gli operatori del Moige – Movimento italiano genitori – cercano di dare risposta attraverso una campagna di ascolto e informazione rivolta agli studenti e ai loro genitori. A fare da apripista alle 12 tappe previste in Lombardia il liceo Primo Levi, dove le psicologhe Chiara Biancacci e Marta Barranco hanno incontrato gli allievi di 7 classi della prima superiore. Ad aiutarle nell’impresa dei mediatori speciali: 21 ragazzi dai 16 ai 18 anni, studenti dello stesso istituto, nominati dal Moige "giovani ambasciatori per la cittadinanza digitale contro cyberbullismo e cyber risk" dopo avere seguito un apposito corso formativo. "Ci hanno assistito durante tutta la mattinata – hanno spiegato le due formatrici – offrendo un sostegno molto prezioso. Rappresentano modelli positivi, per loro è molto più facile ottenere l’attenzione e la fiducia dei loro compagni quasi coetanei. Possono raccoglierne le confidenze e indirizzarli verso il referente anti bullismo presente a scuola". Durante le sessioni mattutine i giovani ascoltatori sono stati informati sui rischi a cui sono sottoposti durante L’utilizzo dei social media, riconoscere i campanelli d’allarme ed essere in grado di difendersi dagli attacchi dei cyberbulli. Poi i ragazzi sono stati accolti nel centro mobile del Moige, posizionato nel cortile della scuola, dove hanno potuto ricevere risposte e ascolto da professionisti.

"Dopo gli incontri nelle classi – hanno confermato Biancacci e Barranco – qualche ragazzo ha raccolto il nostro invito a confidarsi. Sono momenti preziosi perché fanno capire ai più piccoli che non sono soli e che possono essere aiutati. Nel pomeriggio il nostro centro mobile ha accolto anche i genitori, che spesso non sanno come intervenire in queste circostanze o non sono completamente a conoscenza dell’ampiezza del fenomeno. Secondo l’ultimo studio condotto dal Moige in collaborazione con l’Istituto Piepoli, più della metà dei minori in Italia ha subito prepotenze sul web o di persona. Si tratta di un dato cresciuto di ben il 10% in soli 2 anni". Per chiedere aiuto o informazioni è attivo il numero verde 800 937070. Valeria Giacomello

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro