Ancora momenti di tensione alla Lgd di Truccazzano. Ieri, la polizia in tenuta anti-sommossa ha sgomberato i lavoratori del Si Cobas che dal 19 agosto protestano "contro le irregolarità nelle buste paga". Una versione respinta da Lgd, la coop che ha preso in carico gli addetti del magazzino Unes e che da quasi un mese denuncia "i blocchi irregolari ai cancelli". Il passo avanti non c’è, per ora, il divario fra le parti sembra inasprirsi e si arricchisce di un nuovo capitolo: il facchino, aggredito dai colleghi che mercoledì scioperavano a Pozzuolo, ha sporto denuncia. Si è presentato per l’esposto in questura ferito alla fronte e con il collare. Nelle righe il racconto delle botte e degli insulti ricevuti dal gruppetto che voleva impedirgli di timbrare il cartellino. In tasca aveva il certificato del pronto soccorso, finito agli atti. L’episodio si è consumato mezz’ora dopo che un dirigente della Brivio&Viganò, il colosso della logistica proprietario delle piattaforme che riforniscono Unes al centro della protesta, si era fatto strada nel picchetto a bordo di un suv. Le forze dell’ordine sono riuscite a riportare la calma al presidio triplicato in poche ore, da una cinquantina di manifestanti a 150, ma gli operai si sono dati appuntamento al magazzino di Vimodrone per un nuovo blocco e si è reso di nuovo necessario l’intervento di polizia e carabinieri, come ieri, in tarda mattinata. Nel weekend, sono in programma altri blitz ai cancelli aziendali. I Si Cobas ripetono che "da tempo nei cedolini ci sono errori", la cooperativa precisa che "si tratta di numeri di poco conto e che la reazione è sproporzionata. I blocchi – spiega il presidente Giuseppe Ghezzi - stanno mettendo in difficoltà il rifornimento nella catena del fresco". Barbara Calderola
CronacaAltro sgombero E il “malmenato” fa la denuncia