
Ormai è diventata un’abitudine. La presenza dei nomadi camminanti ad Albairate e gli interventi della polizia locale per allontanarli. Ieri si sono sistemati, nuovamente, nella zona della stazione ferroviaria e gli agenti hanno notificato loro alcuni provvedimenti intimando di allontanarsi quanto prima.
Cosa che è avvenuta, senza alcun problema, nella tarda mattinata di lunedì. Erano otto roulottes per un totale di alcuni nuclei famigliari. Il sindaco Flavio Crivellin da tempo sta usando la linea dura facendo intervenire immediatamente la polizia locale a fronte delle segnalazioni che giungono dai cittadini. Di fatto si tratta di accampamenti in aree non predisposte per il campeggio. Impossibile utilizzare acqua e corrente e quindi, anche le condizioni igieniche sarebbero alquanto precarie. Per non parlare dell’abbandono dei rifiuti. La presenza dei nomadi camminanti è ormai una costante in paese, sempre nel parcheggio della stazione ferroviaria.
Lasciano il paese in maniera sempre pacifica e vi fanno sempre ritorno. Non solo ad Albairate, ma anche in altri comuni dell’Abbiatense. Ma chi sono i nomadi camminanti? Non sono rom e non sono sinti. Poco si conosce della loro storia e si fatica a capire a quando risale. In ogni caso si tratta di un’etnia ben distinta dalle altre ben più conosciute dei sinti e dei rom. Provengono dalla Sicilia, ma la loro presenza nel nord Italia è diventata una costante.
Nel mese di settembre dello scorso anno il primo cittadino di Albairate firmò un’ordinanza che imponeva alle tredici roulottes che si erano insediate nel solito parcheggio della fermata ferroviaria Albairate – Vermezzo di lasciare il territorio entro le classiche 48 ore. Ieri l’ennesimo episodio con una permanenza dei camminanti di breve durata.
Graziano Masperi