
All’assalto del mercatino vintage Caccia all’affare fra 200 bancarelle
Nel mercatino del brocantage, a caccia di occasioni. Con 200 bancarelle, l’evento "Pulci e non solo", ospitato la seconda, quarta (e quinta) domenica di ogni mese nel parcheggio del quinto palazzo dell’Eni, si conferma un appuntamento imperdibile per collezionisti, curiosi, appassionati di antiquariato e modernariato. Dai dischi ai vestiti, dai quadri alle stampe, dai giocattoli ai soprammobili, tra le bancarelle si può trovare davvero di tutto. E c’è anche un angolo dedicato ai bambini.
Tanti i frequentatori del consueto appuntamento organizzato dall’associazione "Pulci e non solo". Giorgio Ferlin e Patrizia Massacesi, marito e moglie, brianzoli, girano spesso per mercatini. "Curiosando, si può fare anche qualche buon affare - assicurano -. In passato abbiamo comprato piccoli quadri ed ex voto, ma ci piacciano anche gli oggetti in legno. Il clima che si respira è piacevole. Un modo per fare aggregazione senza stare davanti al cellulare".
"Vengo qui da sempre, trovo che il mercatino di San Donato sia migliore di quello dei Navigli. Nel tempo ho comprato vari oggetti, tra i quali un montone e una camicia - racconta il milanese Silvano De Min in compagnia del cagnolino Piero -. Se la merce piace e ha un prezzo ragionevole, perché non farsi tentare dall’acquisto?". Franco Tramelli arriva da Piacenza ed ha un banco di oggetti militari e memorabilia. "I miei clienti?
Collezionisti e ricambisti. Se posso accontentarli anche con qualche articolo su ordinazione, lo faccio volentieri". Da lui si rifornisce Emanuele Brivio, comasco, proprietario di due veicoli d’epoca, "una Campagnola Ar 76 e una Willys Mb della Seconda guerra mondiale, coi quali partecipo a periodici raduni - spiega -. I pezzi di ricambio difficilmente si trovano, se non in posti come questo". "Sono un compratore seriale da oltre 40 anni, ed eccomi qui a rivendere parte degli oggetti - dice Roberto Zacchetti, milanese, con un banco di vetro e ceramica -.
Gli articoli che vanno di più sono quelli che costano meno. Non vendo su Internet perché mi piace il contatto diretto con la gente". "Musica rock e cantautori italiani sono i generi più richiesti", dichiara Stefano, che vende dischi e cd. Carmela Vinelli, presidente di Pulci e non solo, esprime soddisfazione per il buon riscontro che l’iniziativa continua ad avere. "Tra i clienti - dice - si assiste a un ritorno del ceto medio in cerca di articoli di modernariato, in testa l’arredamento anni Sessanta".