Alitalia, la mossa dei cassintegrati: "Il Tribunale fermi gli esuberi"

Il ricorso di 47 piloti e assistenti di volo in servizio a Linate e lasciati a casa nel passaggio alla newco Ita. Nuovo sciopero, possibili disagi anche a Milano

Una protesta dei lavoratori ex Alitalia

Una protesta dei lavoratori ex Alitalia

Milano - Il conto alla rovescia scadrà il prossimo 31 dicembre, quando terminerà la cassa integrazione. Intanto la palla passa al Tribunale del Lavoro di Milano, che dovrà decidere sul ricorso di 47 ex lavoratori Alitalia "lasciati a terra", con circa quattromila colleghi, nella creazione della newco Ita Airways.

Ieri, giorno dell’udienza rinviata al prossimo 6 aprile, un gruppo di cassintegrati si è radunato davanti al Palazzo di giustizia di Milano, con il sindacato Cub Trasporti, esponendo uno striscione: "Da Alitalia a Ita, migliaia di esuberi nonostante una evidente continuità. La giustizia non subisca le torsioni pretese dai ministri". Il ricorso al centro dell’udienza di ieri riguarda 47 lavoratori in servizio a Linate, principalmente piloti e assistenti di volo, che chiedono di essere riassorbiti nella newco. Sostengono, si legge nel ricorso, "il diritto alla prosecuzione del rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato alle dipendenze della Spa Ita -Italia Trasporto Aereo- a parità di condizioni economiche e normative già godute alle dipendenze della Spa Alitalia Società Aerea Italiana in amministrazione straordinaria e ciò a decorrere dal 15 ottobre 2021". L’operazione deve essere qualificata come "cessione di azienda o di ramo d’azienda", quindi con le dovute tutele per il personale.

Una battaglia giudiziaria che riguarda una parte dei circa quattromila lavoratori rimasti in carico ad Alitalia (tutti in cassa integrazione) ed esclusi dal passaggio in Ita, il cui destino è legato anche alle trattative con Lufthansa per la cessione di una quota della compagnia aerea al centro dell’ennesimo tentativo di salvataggio. "Il giudice del lavoro di Milano ha eccepito il diritto di consegnare la documentazione che certificasse la cessione del ramo d’azienda a Ita Airways – spiega Antonio Amoroso, segretario Cub Trasporti – di fatto ritenendo prevalente e quindi accogliendo il parere espresso dalla Commissione Europea sulla discontinuità tra le due compagnie aeree. Cub Trasporti intende proseguire con le iniziative di mobilitazione, ritenendo inaccettabili le politiche industriali proposte dal nuovo Cda Ita". Un’operazione che sta già mostrando tutte le sue crepe, evidenti anche nella decisione di Atitech, la società che ha acquistato il ramo manutenzione di Alitalia, di chiedere la cassa integrazione per due anni per 400 lavoratori. Intanto proseguono le iniziative di protesta, con possibili disagi anche a Linate. "Un sciopero di 24 ore – spiega la Cub – è stato proclamato per il comparto aereo-aeroportuale e indotto nella giornata di venerdì 17 marzo oltre allo stato di agitazione dal 18 marzo al 5 aprile".

 

 

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