ROBERTA RAMPINI
Cronaca

Cestista morì per un problema cardiaco: un ecocardiografo donato nel nome di Alessio Allegri

Garbagnate Milanese, la moglie Claudia Gabellone: l’associazione? Salviamo vite in suo nome

La consegna del macchinario

La consegna del macchinario

Garbagnate Milanese (Milano) – «Quando abbiamo dato vita all’associazione Alessio Koeman Allegri, io, i familiari di Alessio e i suoi amici, lo abbiamo fatto per trovare la forza di affrontare l’immane tragedia che aveva colpito la nostra famiglia, per portare avanti i progetti di vita di Alessio, per aiutare suo figlio a conoscere il suo papà, ma soprattutto per evitare che ad altri atleti potesse succedere quanto accaduto a mio marito. Ecco, oggi, dopo aver consegnato e acceso per la prima volta questo macchinario, abbiamo la sensazione di aver fatto qualcosa di davvero importante e di aver realmente dato il nostro piccolo contributo per aiutare la prevenzione di morte improvvisa negli atleti".

Dicembre 2019 , Alessio Allegri, capitano e bandiera dell’Osl Garbagnate Milanese si accascia a terra sul parquet del Molinello di Rho mentre disputa una partita di basket del campionato di serie C. Muore a causa di una cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro, mai diagnostica prima, a 37 anni e a soli 12 giorni dalla nascita del figlio Liam. La moglie Claudia Gabellone ha trasformato il dolore in amore e speranza, l’associazione che porta il nome di Alessio, fondata nel 2021, in questi anni ha promosso tanti progetti per non dimenticare e per evitare che accada ancora. L’ultimo, in ordine di tempo è stata consegna di un ecocardiografo di fascia alta, all’Unità Operativa di cardiologia clinica e imaging cardiaco e di cardiologia dello sport dell’Irccs ospedale Galeazzi Sant’Ambrogio.

«Se questo ecocardiografo di ultima generazione riuscirà a diagnosticare precocemente una patologia cardiaca anche in un solo atleta, beh questo vorrà dire che Alessio sarà riuscito a salvare una vita e che noi possiamo essere fieri di averci creduto fino in fondo", conclude la moglie Claudia. La consegna dell’ecocardiografo va a coronare un progetto nato dall’incontro tra l’associazione, l’équipe medica dell’ospedale Galeazzi Sant’Ambrogio, che si occupa di ricerca, di prevenzione primaria del rischio di infarto miocardico acuto e di diagnosi delle cardiopatie che possono portare alla morte cardiaca improvvisa nei giovani atleti.