
Vendere alcuni alloggi per avere la liquidità necessaria a fare manutenzione in altri alloggi. Questa è la strategia della Regione Lombardia e di Aler Milano, una strategia rinnovata il 21 dicembre scorso, quando la Giunta regionale ha approvato una delibera con la quale mette in vendita 505 alloggi popolari tra città e hinterland, 111 dei quali assegnati e 394 liberi. Né i primi né i secondi, come si legge nella delibera, sono stati "oggetto di investimento pubblico negli ultimi 8 anni". Dalla vendita Regione e Aler si attendono 45 milioni di euro (38,2 milioni una volta tolti oneri e tasse) così suddivisi: 36,7 milioni di euro dall’alienazione degli appartamenti liberi e 8,2 milioni dall’alienazione di quelli assegnati. Nel primo caso i proventi "saranno destinati alla manutenzione ordinaria e programmata di 2.085 alloggi popolari", nel secondo gli alloggi destinatari di manutenzione sono stimati in 466: in tutto 2.551.
Critico Nicola Di Marco, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle: "Come già successo un anno fa, Aler continua a svendere in piena emergenza abitativa il suo patrimonio, impoverendolo ulteriormente. La decisione dimostra come la situazione dell’azienda sia sempre più compromessa. Infatti, l’operazione di alienazione di parte del patrimonio di Aler Milano viene giustificata dalla necessità di garantire la manutenzione ordinaria negli edifici, di fatto per mettere una pezza ad un bilancio disastroso che senza queste operazioni non consentirebbe di far fronte ai servizi. Tutto ciò però va totalmente in contrasto con i dati, più volte denunciati dal nostro gruppo, dai sindacati e dai cittadini, dai quali si evince come ci sia una grandissima richiesta di case popolari che purtroppo non viene soddisfatta. E la Regione è immobile, al momento non dimostra la giusta attenzione al diritto alla casa".
Giambattista Anastasio