Opere “site-specific“, elementi d’arredo, panchine. Idee diverse ma un solo obiettivo nelle tredici proposte selezionate dal Comune nell’ambito del bando pubblicato dopo il nubifragio del 25 luglio: dare una nuova vita e un nuovo significato al legno degli alberi abbattuti dal nubifragio. L’avviso era stato aperto a settembre allo scopo di promuovere il riutilizzo del legno in un’ottica di economia circolare e sensibilizzazione sul cambiamento climatico. Terminata la raccolta delle proposte, una commissione interna al Comune ha valutato e selezionato le opere idonee alle richieste del bando. I progetto ora saranno esaminati della Conferenza dei servizi, a cui partecipa la Soprintendenza, per il sì definitivo e la localizzazione.
Vuoto, Abbraccio, Memoriale selvatico, Tempio sono solo alcuni dei nomi – particolarmente evocativi – scelti per i manufatti. Tutte le proposte arrivate da singoli artisti, studi di design e associazioni intendono ispirare cittadini e cittadine alla riflessione sul rapporto tra uomo e natura e sugli impatti devastanti del cambiamento climatico. Per farlo, i tronchi verranno trasformati e lavorati in modi diversi, diventando opere d’arte o oggetti di arredo nei parchi. "Le opere hanno colto lo spirito del nostro avviso pubblico – commenta l’assessora al Verde Elena Grandi –. La trasformazione degli alberi abbattuti dal vento in oggetti di design o arredo urbano sarà uno sprone a ricordare quello che è successo l’estate scorsa e a riflettere sulle conseguenze del cambiamento climatico nelle città. C’è stato un grande entusiasmo intorno a questa iniziativa, tanto che le proposte hanno continuato ad arrivare dopo la scadenza: stiamo valutando una riapertura dell’avviso".