
Vendita abeti di Asiago a Milano
Milano, 9 dicembre 2018 - Gli abeti abbattuti sull’altopiano di Asiago dal maltempo che lo scorso ottobre ha colpito il Nord-Est in vendita a Milano, come alberi di Natale, al mercato agricolo coperto di Porta Romana. E i milanesi ieri hanno risposto all’appello, partecipando all’iniziativa organizzata da Coldiretti, Campagna Amica, Federforeste e Pefc, il programma che certifica la provenienza ecosostenibile del legno.
«Tutto il ricavato andrà alle zone colpite dall’ondata di maltempo dello scorso 29 ottobre - spiega Danilo Marino, responsabile lombardo di Campagna Amica - il costo simbolico di una punta di abete rosso è 15 euro». Durante gli acquisiti i milanesi sono stati supportati da tutor che hanno offerto consigli su come riciclare gli abeti dopo le feste, insegnando anche l’arte di realizzare originali addobbi. Il mercato agricolo coperto di Porta Romana ieri si è popolato già dalle prime ore della mattina: in tanti sono fermati a comprare il loro albero di Natale, per contribuire alla causa.
Tra gli acquirenti c’è anche Gianluca Di Bacco, che confessa: «Ho sempre preso alberi di Natale artificiali o decorazione più elaborate, ma appena ho saputo di questa iniziativa ho deciso di cambiare le mie abitudini». C’è anche chi, come Enrico Orzini, è abituato scegliere la sostenibilità per gli addobbi natalizi. «L’anno scorso siamo andati fino in Germania per prendere un abete solidale - sottolinea - l’idea è molto bella e ci siamo sentiti chiamati in causa». E Daniele Tito Gentili che tenta di spiegare a suo figlio il perché dell’iniziativa: «È molto utile non solo per la causa che in sé è molto importante, ma anche per insegnare ai più giovani il riciclo».
Tutto è in perfetto clima natalizio: lo staff offre consigli su come posizionare la punta in casa, decorarla e in seguito riciclarla. «Sono sempre andata controcorrente prendendo abeti all’Ikea per poi, terminato il periodo natalizio, riconsegnarglieli- racconta Gabriella Del Pesco - dato che loro contribuiscono a progetti ecosolidali». Sulla stessa linea Andrea De Cristofaro: «Ho sempre avuto alberi veri e ho cercato sempre di farli sopravvivere piantandoli». Elisabetta Ziller stava per acquistare un abete artificiale, «ma appena sentito dell’iniziativa ho deciso di dare il mio contributo, sarà inoltre la prima volta che farò l’albero di Matale». L’iniziativa però non si limita solo a questo, perché è possibile anche partecipare alla “spesa sospesa”, idea presa dell’usanza del “caffè sospeso”, quando al bar si lascia un caffè pagato per il cliente che verrà dopo. «Sarà possibile lasciare offerte libere per tutto il periodo natalizio, che permetteranno poi la donazione di prodotti agroalimentari ai più bisognosi», spiega Danilo Marino.