Parte dalla Lombardia #RigeneraBoschi, il progetto di Sorgenia per una gestione sostenibile delle foreste di Parco Nord Milano. Sensori con tecnologia IoT per monitorare lo stato di salute degli alberi e attività di educazione ambientale con le scuole sono i capisaldi dell’iniziativa, che coinvolgerà sei regioni italiane. La parte scientifica del progetto è coordinata dal professor Giorgio Vacchiano dell’Università degli Studi di Milano. Si comincia dalla Lombardia con Parco Nord Milano e le scuole Lodovico Pavoni e Gino Cassinism, che hanno già visto il coinvolgimento di cento studenti in una lezione nell’aula verde del polmone verde metropolitano.
"Per assicurarci la foresta, intesa come bene comune, continui a regalarci benefici ambientali, economici e sociali resistendo alle pressioni della crisi climatica, occorre gestirla con cura - spiega Michele De Censi, amministratore delegato di Sorgenia -. Dobbiamo conoscerne lo stato di salute, capire come risponde agli stress climatici e come possiamo aumentarne resilienza e stabilità". Il progetto nazionale, ideato da Sorgenia, ha l’obiettivo di accrescere la consapevolezza sul ruolo delle foreste nella lotta ai cambiamenti climatici e nella prevenzione di incendi e dissesti idrogeologici.
Il programma dovrà infatti delineare le migliori azioni da intraprendere, perché il bosco possa resistere agli eventi climatici estremi ormai sempre più frequenti e assorbire maggiori quantità di anidride carbonica. "Siamo felici di essere stati scelti come parco regionale lombardo per entrare nel programma #RigeneraBoschi - commenta Riccardo Gini, direttore di Parco Nord Milano –. Collaborazioni tra pubblico e privato come questa sono indispensabili per lo sviluppo delle nostre città, perché mettono in condivisione competenze, conoscenze e risorse per progetti comuni". Prendersi cura del patrimonio naturale, sottolinea Gini, "non significa solo gestire il verde urbano, ma offrire servizi ecosistemici, a beneficio dell’intera comunità". Dei 790 ettari di territorio protetto, oggi il Parco ne ha trasformati 450 in aree verdi naturali e attrezzate e conta a oggi 114 ettari di boschi autoctoni, 214 ettari di prato, 100 ettari di campi agricoli e 11 laghi, che ospitano molte specie di uccelli, mammiferi, rettili, anfibi, libellule, farfalle, alberi, arbusti e fiori spontanei.