MAURIZIO
Cronaca

Al tavolino di un caffè tra musica techno, Paolo Conte e Brassens

Maurizio Cucchi racconta di una passeggiata che lo porta al Caffè della Pusterla MAG, luogo tradizionale e accogliente con musica varia. Ricordi di incontri passati e appuntamento romantico al ristorante "Viaggi nel gusto".

Cucchi

Alla fine della passeggiata della scorsa settimana, che mi aveva portato in via Cesare da Sesto, ho proseguito brevemente il mio cammino, mi sono lasciato alle spalle il pur ottimo caffè Cucchi, anche per non sentirmi troppo narciso, e sull’altro lato di via De Amicis sono arrivato al caffè della Pusterla, che oggi si chiama in effetti "Caffè della Pusterla MAG". Nel tempo ha cambiato gestione e una volta era una mia meta abituale, per aperitivo con amici vari. Il suo presentarsi è sempre accogliente e quietamente tradizionale, per le sale interne dove spicca un classico arredamento in legno. E anche per la gentilezza dei giovani che servono. Passano sempre dischi di canzoni varie, in genere piacevoli e non ovvie, anche se qualche volta non possono mancare pezzi di quella pseudo musica che io dico "per incudine e martello", anche per accontentare chi con questi rumori è cresciuto. Ma non mancano, al contrario, piacevoli sorprese, come quando, non molto tempo fa, che arrivò alle mie grate orecchie nientemeno che il "Pauvre Martin" di Georges Brassens! Ma anche questa volta mi sento deliziosamente accontentato.

Infatti sento passare la voce ruvida e insolita di Paolo Conte, che canta un antico pezzo indimenticabile, quello che ti acchiappa subito dicendoti: "Una giornata al mare / solo e con mille lire"... E allora ripenso a quando avevo conosciuto l’autore di quella canzone, e sono passati decenni... L’avevamo invitato a un incontro di poeti che si svolgeva alla Loggia dei Mercanti, e prima dell’evento eravamo andati per un brindisi in un locale storico, a quel tempo molto noto, e cioè lo Scoffone di via Victor Hugo. Un locale, tra l’altro, che la stessa Pusterla un poco ricorda. Ne esco così soddisfatto, in pensieri tra passato e presente, e proprio lì accanto entro in un piccolo ristorante, dove ho dato appuntamento alla mia amata. È "Viaggi nel gusto", dove il bravo gestore, il signor Vincenzo, riesce a trovarmi un buon tavolo giusto vicino alla finestra.