Entrerà in servizio in giugno, ed è un altro passo nella trasformazione dell’ospedale dei bambini nel “Grande Buzzi“; in particolare in quella che ha l’obiettivo di farne una struttura "x-ray free", dove cioè sia abbattuto al minimo l’utilizzo delle radiazioni ionizzanti (i raggi X) a favore di tecnologie meno invasive, come la risonanza magnetica. Ed è appunto una risonanza magnetica pediatrica 3-Tesla quella di cui la Fondazione Buzzi ha annunciato l’inizio dei lavori d’installazione all’ospedale dei bambini: un’apparecchiatura di ultimissima generazione che oltre a non esporre i pazienti più piccoli ad alcun tipo di radiazione consente di indagare ampie zone del corpo in maniera accurata ma più veloce, riducendo così anche i tempi di sedazione.
La nuova Rm sarà dedicata alla memoria di Maria Cristina Milano, scomparsa un anno fa: era una volontaria di Fondazione Buzzi e lavorava all’Enel, la risonanza è un dono all’ospedale di Enel Cuore Onlus, per la quale questo gesto "ha un significato ancora più importante", spiega il presidente di Enel e della onlus Michele Crisostomo. L’apparecchiatura è innovativa, sottolinea il dottor Andrea Righini, primario di Radiologia e neuroradiologia pediatrica al Buzzi, anche perché esprime "un nuovo concetto di piattaforma dinamica", pensata "per accogliere l’implementazione di tecniche Rm emergenti, sia come hardware che come software, previste sul mercato a breve e medio termine. Gli esami saranno così più veloci, tollerabili e accurati, in particolare per bambini con patologie neurologiche e oncologiche. Per i prossimi 10-15 anni l’ospedale potrà implementare innovazioni in continuo sviluppo su questa piattaforma". La Rm 3-Tesla, aggiunge il presidente della Fondazione Buzzi Stefano Simontacchi, è un tassello importante "nel percorso avviato dalla Fondazione per l’ampliamento e la trasformazione del Buzzi in un ospedale all’avanguardia, dove le diagnosi sono a misura di bambino". La Fondazione, ricorda Alessandro Visconti, il dg dell’Asst Fatebenefratelli-Sacco, "supporta da sempre l’ospedale pediatrico con particolare attenzione al miglioramento tecnologico e all’umanizzazione delle cure".