"Aiutiamo nello studio 1.500 ragazzi all’anno"

Alberto Bonfanti fondatore di “Portofranco“ è ufficiale al merito

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di Marianna Vazzana

"Sono commosso per questo riconoscimento che non è solo mio ma per tutta la squadra che ogni giorno si impegna per Portofranco", l’associazione che grazie a una rete di 500 volontari aiuta 1.500 ragazzi all’anno accompagnandoli nello studio pomeridiano negli spazi di viale Papiniano 58. Il fondatore e presidente Alberto Maria Antonio Bonfanti, di 62 anni, diventa Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana, riconoscimento che riceverà dal presidente Sergio Mattarella.

Chi si occupa dei ragazzi?

"Abbiamo 300 volontari adulti, tra cui insegnanti in pensione e professionisti che mettono a disposizione gratuitamente le loro competenze, e 200 giovani che si mettono a servizio dei più piccoli. I ragazzi delle scuole superiori, quindi tra i 14 e i 19 anni, ricevono un aiuto costante nello studio, per recuperare materie insufficienti o semplicemente per apprendere un metodo di studio. La scuola è il primo impegno che i ragazzi hanno nella vita e, se falliscono, spesso si demoralizzano. Senza qualcuno a fianco è facile che si perdano per strada. Noi siamo qui apposta per evitarlo".

Quando è nata l’associazione?

"Ventidue anni fa grazie all’intuizione di don Giorgio Pontiggia, tra gli eredi di don Giussani. Io mi sono subito attivato insieme a lui: volevamo creare un luogo per rispondere ai bisogni dei ragazzi e in viale Papiniano abbiamo preso in affitto degli spazi comunali. Durante la pandemia abbiamo chiuso una sola settimana, poi ci siamo organizzati con le lezioni on line, ricominciando in presenza appena è stato possibile perché i ragazzi hanno bisogno di un posto fisico in cui ritrovarsi".

Come vi sostenete?

"Per i ragazzi il servizio è gratuito e ci sosteniamo con fondi pubblici e donazioni (per donare: www.portofranco.org)".

Perché il nome Portofranco?

"È stata un’idea dei primi ragazzi per indicare un luogo aperto a tutti, libero, con libera circolazione di idee".

Ci sono ragazzi italiani e stranieri?

"Sì. Il 30% dei nostri utenti è straniero. Accogliamo tutti, di qualsiasi nazionalità e religione. La considero un’esperienza ecumenica".

Qual è il suo lavoro?

"Sono un professore storia e filosofia al liceo scientifico Donatelli-Pascal".

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