Piazza Duomo, le nuove aiuole targate Zegna consegnate alla città: nuovo look per il “salotto” di Milano

Nel cuore del capoluogo canfore, rododendri, gelsomini, piante resistenti adatte al clima milanese e che verranno irrigate in maniera oculata in termini di uso delle risorse idriche

Milano – In piazza Duomo a Milano sipario alzato sulle nuove aiuole targate Gruppo Ermenegildo Zegna (che ha vinto il bando pubblico, aggiudicandosi la gestione dell’area verde per i prossimi tre anni). Le nuove aiuole sono state consegnate ufficialmente oggi. Canfore, rododendri, gelsomini, piante resistenti adatte al clima di Milano e che verranno irrigate in maniera oculata in termini di uso delle risorse idriche, assecondando la natura, cioè i cicli della pioggia.

Oggi Zegna ha consegnato ufficialmente alla città le aiuole della piazza, che sponsorizzerà nell'ambito di un progetto di durata triennale, con l'obiettivo di creare uno spazio verde ispirato all'Oasi Zegna, un territorio naturale che si estende per 100 chilometri quadrati nella cornice delle Alpi Biellesi, in Piemonte. Agli inizi del secolo scorso, infatti, Ermenegildo Zegna intraprese un vasto programma di riforestazione nell'area montuosa attorno al suo lanificio che oggi conta oltre 500mila alberi. “Le palme non mi dispiacevano, però Milano è una città che cambia - ha commentato il sindaco Giuseppe Sala -, credo che fosse veramente giusto cambiare. Adesso vedremo come canfore, rododendri e altri arbusti saranno presi dai milanesi. Credo bene”.

Si tratta di un progetto, ha spiegato Zegna, "che si ispira alla responsabilità ambientale di Oasi Zegna" e che segna "il primo di una serie in giro per il mondo". Inoltre, ha assicurato il sindaco Sala, come per le palme, "diamo la garanzia che non verranno buttate ma ripiantate e così tutto ciò che pianteranno" d'ora in poi "avrà lo stesso destino: sarà un ricircolo e un recupero integrale".

Il progetto delle nuove aiuole trae ispirazione dal dipinto del 1957 di Dino Buzzati, "Piazza del Duomo di Milano", dal quale emerge uno stimolante dialogo tra città e natura e mira a promuovere il ruolo fondamentale di quest'ultima riflettendo sulle istanze contemporanee di sostenibilità. 

Botanici e paesaggisti hanno lavorato per portare a Milano alcuni elementi caratteristici delle Alpi Biellesi nei quattro boschetti che compongono la base dell'Oasi, con Canfore a cespuglio disetanee, piante sempreverdi e frondose. Tra i boschetti anche piante soggette a rotazione, rododendri in autunno e tarda primavera e Philadelphus dalla fine della fioritura dei rododendri, per garantire il rispetto della biodiversità e della stagionalità, che verranno ripianate in Oasi Zegna a fine ciclo. 

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro