Stazione Centrale Milano, aggressione e video choc. Scoppia il caso piazza Duca d'Aosta

In un video il pestaggio nell'area davanti allo scalo ferroviario: calci e bottigliate a un ragazzo a terra. Allarme per una situazione di pericolo

Milano - ​Un raid brutale: un calcio volante a un ragazzo girato di spalle, già con volto e collo coperti di sangue. Poi una bottigliata in testa e altri calci sferrati alla nuca, con la vittima che prova a parare i colpi rannicchiandosi a terra e che per qualche secondo sembra esanime a terra.

Allarme sicurezza

Le urla disperate di due donne, che riescono a placare la furia dell’aggressore e a soccorrere il pestato, un diciassettenne di origine tunisina che per fortuna se l’è cavata con un passaggio in pronto soccorso e qualche punto di sutura. La sequenza choc – ripresa da un passante col suo smartphone alle 20 di venerdì e andata in scena sotto gli occhi di turisti e pendolari che in quel momento stavano entrando o uscendo dal principale scalo ferroviario della città – dura un paio di minuti (e non immortala l’arrivo di agenti e soccorritori di Areu), ma è bastata a far risuonare per l’ennesima volta l’allarme sicurezza in Stazione Centrale.

Migranti, rider e tossicodipendenti

Il giorno dopo, alla stessa ora, un giro in piazza Duca d’Aosta e dintorni serve a fotografare facce e luoghi, a farsi un’idea della situazione e ad azzardare paragoni col recente passato. Premessa: i numeri sono inferiori rispetto a quelli che tra la primavera e l’estate del 2017 portarono a una serie di imponenti blitz, con tanto di zona cinturata ed elicotteri a sorvolare l’area. Detto questo, ci sono comunque diverse decine di migranti – tra maghrebini, centroafricani e asiatici – che bivaccano tra i vialetti che portano in via Vittor Pisani, davanti ai due chioschi che vendono bevande e souvenir e vicino al parcheggio all’aperto a due passi dalla Galleria delle Carrozze. Ci sono i rider che attendono le chiamate all’ombra degli alberi, ma con loro pure ragazzi con le canotte Nba di Celtics e Lakers che parlottano tra loro ascoltando musica da uno stereo: li ritroveremo lì pure in tarda serata, sempre allo stesso posto. E poi c’è un manipolo di tossicodipendenti che vagano in cerca di qualche spicciolo e ogni tanto si insultano a squarciagola.

Le testimonianze

Chiediamo a un negoziante se ha visto il filmato e cosa ne pensa: "Qui è il Far west – risponde senza esitazioni –. Non come qualche anno fa, certo, ma questi non si muovono da qui: cosa ci fanno tutto il giorno?". I controlli delle forze dell’ordine sono continui: nella seconda settimana di luglio, ad esempio, poliziotti, carabinieri e ghisa hanno dedicato quattro pomeriggi interi alla Centrale, identificando 342 persone, daspandone 24 e arrestandone una per spaccio di cocaina. "Tutto torna come prima, non hanno paura delle divise – si sfoga un barista –. Ricordate quello che è successo a giugno?". Il riferimento è al blitz di cinque settimane fa: alcuni agenti, intervenuti per una segnalazione di una donna che stava dando in escandescenze in piazza Duca d’Aosta, si erano visti puntare contro un coltello, per poi diventare bersaglio dello skateboard lanciato da un ragazzo mentre stavano bloccando la bulgara esagitata; uno dei poliziotti era stato colpito alla schiena dalla tavola di legno.

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