Aggressione sessuale a Dj Hellen Il raid dal finestrino dell’auto e il blitz della polizia in via Meda

In manette un ventiduenne senegalese già denunciato il 7 luglio per atti osceni in luogo pubblico. Lo sfogo della vittima su Instagram: "Bisogna fare qualcosa perché a Milano non siamo più sicure".

Aggressione sessuale a Dj Hellen  Il raid dal finestrino dell’auto  e il blitz della polizia in via Meda
Aggressione sessuale a Dj Hellen Il raid dal finestrino dell’auto e il blitz della polizia in via Meda

"Improvvisamente sono stata avvicinata da un soggetto di altezza circa 170 centimetri, il quale senza proferire alcuna parola, con un gesto repentino, allungava il braccio all’interno dell’abitacolo tramite il finestrino lato guida che si presentava abbassato e con violenza palpeggiava il mio seno ripetutamente e per qualche secondo". Così Eleonora Rossi, trentatreenne nativa di Parma conosciuta dal popolo dell’hip hop con il nome di dj Hellen, ha raccontato nella denuncia alla polizia l’aggressione sessuale subìta da un ventiduenne senegalese, arrestato pochi minuti dopo il raid dagli agenti della Volante del commissariato Ticinese.

Secondo quanto ricostruito, il blitz è andato in scena alle 21 di lunedì in via Meda angolo Cermenate: lì la donna ha parcheggiato l’auto presa a noleggio per aspettare una sua amica. E da quelle parti si aggirava in quei minuti pure il ragazzo centrafricano, che, con una bottiglia in mano, minacciava chi si trovava a tiro. Prima di Rossi, è stato un uomo ad allertare il 112, segnalando la presenza del molesto. Che in un amen si è materializzato davanti alla portiera della macchina di dj Hellen e l’ha aggredita. La donna è riuscita in qualche modo a mettersi in salvo chiudendo il finestrino: "Cercavo di reagire provvedendo a suonare il clacson per attirare l’attenzione dei passanti, momento in cui lo stesso, al fine di proteggere il suo braccio, finalmente desisteva dal suo intento tirando il braccio fuori dall’abitacolo". I poliziotti di via Tabacchi, coordinati dal dirigente Alessandro Chiesa, lo hanno rintracciato in un kebab poco lontano e ammanettato con l’accusa di violenza sessuale: stando a quanto risulta, lo scorso 7 luglio il ventiduenne era stato denunciato per atti osceni in luogo pubblico; e i precedenti lo descrivono come un pluripregiudicato, più volte in cella per rapina e spaccio, con innumerevoli alias declinati nei vari controlli delle forze dell’ordine. Il provvedimento restrittivo è stato convalidato dal gip, che ha disposto la misura cautelare del carcere.

"La dinamica del fatto – ha scritto il giudice nell’ordinanza – per le modalità violente, disinibite e sfrontate con cui è stato posto in essere (in una zona frequentata e a danno di un’automobilista in sosta), segnala la sussistenza di un concreto e spiccato pericolo di recidiva, desumibile dall’incapacità dell’indagato di frenare le proprie pulsioni di natura sessuale e di proseguire pervicacemente il proprio intento (intento che verosimilmente avrebbe avuto conseguenze ben più gravi laddove la donna non fosse riuscita ad assumere una pronta reazione difensiva)". Nelle scorse ore, dj Hellen ha affidato il suo sfogo a un video su Instagram: "Bisogna far qualcosa perché non siamo più sicuri, non siamo più sicure – ha detto ai suoi follower –. Queste cose possono rovinare per sempre la vita di una ragazza".

Nicola Palma