Aggredito con un mattarello da un branco di coetanei

Indagine per identificare i violenti messi in fuga dall’intervento di un vigile che ha chiamato i soccorsi

di Laura Lana

È stato aggredito con un mattarello da un gruppo di minorenni che poi alla vista dei vigili è scappato, dileguandosi. È quello che è successo a un adolescente, che è stato soccorso da un agente della polizia locale in via Romagna, nel quartiere Crocetta. L’intervento tempestivo del ghisa ha permesso di porre fine, sul nascere, a una rissa tra ragazzini. L’attenzione sul gruppo di giovani si è alzata dopo una serie di schiamazzi e urla in strada. Un agente, presente in zona, è così arrivato sul posto, notando subito sul marciapiede un mattarello di grosse dimensioni.

In strada l’unico ancora presente era la vittima, un altro minorenne, che ha raccontato al ghisa di essere stato aggredito da coetanei che poi si sono dati alla fuga. Il vigile ha richiesto così l’intervento del 118, che ha trasportato il ragazzo al pronto soccorso dell’ospedale Bassini, mentre sopraggiungevano due volanti del commissariato di Sesto e un’altra della polizia di Cinisello, che erano state allertate dalle segnalazioni di residenti. Per accertare l’esatta dinamica dei fatti, gli agenti stanno ora analizzando le immagini video, che sono state acquisite dalle telecamere presenti nel rione.

Intanto, l’amministrazione annuncia il potenziamento dei controlli nel quartiere. "In questo intervento è stata determinante la presenza di un presidio come lo sportello di viale Romagna – sottolinea l’assessore alla polizia locale e sicurezza Bernardo Aiello –. Un segno di vicinanza e attenzione per i residenti e, come in questo caso, di pronto intervento. A questo proposito, vista l’importanza, abbiamo valutato l’opportunità di estendere l’orario: il personale sarà presente allo sportello tutti i giorni dal lunedì al venerdì".

La sezione giudiziaria e annonaria dei ghisa ha poi denunciato con l’accusa di falso il titolare di un’attività imprenditoriale di via Matteotti, già nel mirino della questura, che esponeva pubblicità priva di autorizzazione e contenente informazioni fuorvianti per l’utenza.

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