I Comitati pro-Meazza esultano: "La tutela scatterà l’anno prossimo. La causa? Passo falso del sindaco"

L’avvocato Dini: il parere della sovrintendente conta e non si può cancellare .

La prima a commentare la sentenza del Tar sul vincolo sul secondo anello dello stadio di San Siro è Veronica Dini, avvocato dei comitati contrari alla demolizione dello stadio, comitati che si sono costituiti in giudizio al Tar “ad opponendum“ rispetto al ricorso del Comune: "Il vincolo non è stato inventato dalla Sovrintendenza, ma deriva dai 70 anni del secondo anello di San Siro. È matematica, prima ancora che diritto. Ma tutto ciò andava tenuto in considerazione prima di fare progetti sulla demolizione dello stadio e, successivamente, di fare ricorso al Tar contro il vincolo annunciato".

Dini giudica "azzardata" l’interpretazione fornita da qualche esponente di Palazzo Marino sul fatto che il Tar abbia detto che non esiste nessun vincolo sul Meazza. Sì, perché non esiste nessun vincolo solo perché quello sul secondo anello di cui parla la Sovrintendenza, sollecitata da Comune e club, può scattare solo nel 2025, quando il secondo anello compirà 70 anni. In ogni caso, l’avvocato fa notare che quanto messo nero su bianco dalla Sovrintendenza non può certo essere ignorato neanche da qui all’anno prossimo: "Dire che non c’è un vincolo non significa che a San Siro adesso si possa fare qualunque cosa. Perché il parere preventivo della Sovrintendenza sul vincolo sul secondo anello dal 2025 esiste e nessuno lo toglie". Quanto al Piano B già messo in atto dal sindaco Giuseppe Sala, cioè dare un incarico a Webuild per preparare un piano di fattibilità della ristrutturazione dello stadio senza far traslocare altrove Milan e Inter durante il cantiere per i lavori, Dini sottolinea che "la riqualificazione del Meazza, a questo punto, è la strada maestra. Ma, aggiungo, per arrivare a un vero progetto di riqualificazione è necessario lanciare una gara pubblica". Luigi Corbani del Comitato Sì Meazza, intanto, afferma che "il sindaco Giuseppe Sala ha compiuto l’ennesimo passo falso, ricorrendo al Tar contro un parere che lui stesso avevo chiesto alla Sovrintendenza".

Le reazioni politiche in Comune si rincorrono. Gli ambientalisti cantano vittoria. Enrico Fedrighini (gruppo Misto) evidenzia un passaggio della sentenza ("l’impossibilità di negare la sussistenza di un interesse culturale semplice del secondo anello in vista della futura verifica") e commenta: "Molto bene". Il verde Carlo Monguzzi nota: "Abbiamo vinto. Ora l’unica strada reale che rimane è la ristrutturazione del Meazza, come chiediamo da anni. A parte le fanfaluche di San Donato e di Rozzano (i Comuni dove Milan e Inter vorrebbero costruire i rispettivi nuovi stadi, ndr)".

Il capogruppo della Lega Alessandro Verri punto il dito sulla decisione della Giunta Sala di fare ricorso al Tar ("Una spesa inutile per i milanesi che poteva essere evitata"), mentre il segretario milanese dei lumbard Samuele Piscina chiede "un Consiglio comunale straordinario sul Meazza".

M.Min.