
Stop agli affitti brevi nelle case più vicine ai poli universitari milanesi. Il sindaco Giuseppe Sala boccia il ddl Santanchè che prevede almeno due giorni di soggiorno per un affitto e il no alla cedolare secca dalla terza casa data in locazione in poi ("Non so se vale la pena stare a discutere dei due o quattro giorni", taglia corto il primo cittadino a margine della presentazione di “Healthy Lungs for Life’’ alla Fondazione Feltrinelli) e rilancia con una proposta tutta meneghina: "Io ho chiesto alla ministra Santanchè di riflettere su un punto che non è in questa bozza, ovvero di considerare la possibilità che le città lavorino in un’ottica di zonizzazione. A mio parere in un quartiere universitario bisogna far sì che gli appartamenti siano usufruibili soprattutto dagli studenti. Airbnb a Città Studi, ad esempio, non va bene".
Una proposta a misura di Milano, dicevamo sopra. Sì, perché il capoluogo lombardo ha molti poli universitari in varie zone delle città, dal centro storico (Statale e Cattolica) al semicentro (Bocconi e sede centrale del Politecnico) fino alla periferie (Statale Bicocca, Politecnico Bovisa e Iulm). La limitazione degli affitti brevi e di piattaforme come Airbnb, dunque, dovrebbe essere a macchia di leopardo, non concentrata in un’unica zona della città. "Per alcuni sindaci come Nardella il tema è il centro – continua Sala –. Per noi non è il centro stretto ma sono alcune realtà. Quindi quello che manca è soprattutto un po’di libertà ai sindaci di interpretare le singole realtà cittadine, perché la città non è una sola e anche la diffusione degli affitti brevi non è equilibrata all’interno della città. Dopodichè 23 mila appartamenti dedicati agli affitti brevi sono tanti in assoluto". La ministra si è detta favorevole o contraria alla proposta meneghina? "Ieri (giovedì, ndr) ho trasmesso il messaggio e non ho avuto risposta – replica il sindaco –. Lei è la ministra del Turismo e deve tutelare il turismo, noi stiamo introducendo una questione che invece servirebbe per altri scopi. Non è semplicissimo. Mi ha ascoltato, che succeda qualcosa non lo so". L’assessore comunale alla Casa Pierfrancesco Maran, intanto, precisa la posizione di Palazzo Marino sul decreto Santanchè: "Le misure presentate dal Governo non produrranno alcun effetto per Milano. L’unica cosa che cambia è che si può affittare un appartamento per almeno due notti. Si tratta di un’occasione persa. Non cambia niente".
Il governatore Attilio Fontana, invece, apre al decreto: "Sono tutte realtà nuove che hanno bisogno di una regolamentazione. Non possono essere lasciate così alla libertà assoluta, mi sembra che anche in questo caso con la scelta che è stata fatta si cerchi di dare una regolamentazione e trovare uno spazio che no vada ad incidere sugli interessi di altre categorie e non crei confusione all’interno degli immobili perché cambi troppo rapidi rischiano di creare situazioni insostenibili anche per chi abita in quelle case".
M.Min.
