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Delitto Manesco, un libro per ricordare il professore

Il professor Adriano Manesco, docente di estetica in pensione, fu strangolato e accoltellato nel suo appartamento milanese da Paolo Grassi e Gianluca Civardi

Nel riquadro Adriano Manesco

Milano, 20 febbraio 2016 - Il 7 agosto 2014 il professor Adriano Manesco, docente di estetica in pensione, fu strangolato e accoltellato nel suo appartamento milanese di via Settembrini. Responsabili due giovani, Paolo Grassi e Gianluca Civardi, che poi fecero a pezzi il cadavere e lo gettarono in un cassonetto nei pressi della stazione di Lodi. Per "ricordare la sua figura" amici, ex studenti e colleghi hanno raccolto una serie di memorie in un libro, 'Un amico fragile', edito da Mimesis e presentato oggi a Milano.

Al centro 32 testimonianze di persone che hanno conosciuto il docente, compagno di liceo di Silvio Berlusconi, e hanno voluto ripercorrere la sua carriera dagli anni della scuola fino all'insegnamento nelle università. Ha curato il volume il filosofo e docente Virgilio Melchiorre. "Abbiamo voluto ricordare i valori che ha trasmesso - ha spiegato il figlio, Luca Melchiorre - la sua grande onestà intellettuale e la gentilezza estrema. Si è parlato sui giornali e in aula di un omicidio a sfondo sessuale - ha proseguito - e anche per questo abbiamo voluto ristabilire la verità attraverso questo libro. Adriano si è fidato delle persone sbagliate e, solo per questo, è stato ucciso nel tentativo di derubarlo dei suoi risparmi".

Paolo Grassi e Gianluca Civardi sono stati condannati a Milano, in primo grado, all'ergastolo. Grassi, che all'epoca lavorava come impiegato in un collegio, aveva conosciuto Manesco nel 2012. Secondo le ricostruzioni, aveva iniziato a frequentarlo saltuariamente, coinvolgendo in seguito Civardi nella pianificazione dell'omicidio. Dalle indagini era emerso che i due presunti killer intendevano impadronirsi dei risparmi della vittima, lasciare l'Italia e aprire un'attività in Thailandia o in Brasile.