"Adesso cosa ne sarà di noi, chi ci vorrà assumere?"

Il punto vendita ha cambiato insegna ed è arrivato Lidl ma per sette dipendenti nessun contratto in vista

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"Siamo troppo vecchie per essere riassunte e troppo giovani per andare in pensione. Fra qualche mese rimarremo disoccupate e senza cassa integrazione". A parlare è Maria Graziano, 49 anni di cui 29 passati all’interno dell’ex "Simply", prima ancora ex Upim. Oggi al posto del vecchio supermercato, completamente demolito, c’è la Lidl e nessuno delle 7 lavoratrici attualmente in cassa integrazione, è stata reintegrata nel nuovo punto vendita nonostante la disponibilità di posti di lavoro per la nuova apertura. "Saremo in cassa al 50% dello stipendio fino al 31 marzo e si parla forse di un prolungamento fino a giugno. Dopo di che saremo completamente senza alcun aiuto economico". Erano 23 le ex lavoratrici del Simply, prima che Auchan cedesse il tutto a Margherita lasciandole in mezzo ad una strada. Alcune hanno preso una buona uscita prima della pensione. Altre sono andate in Naspi, altre ancora in cassa.

"Quando abbiamo letto le dichiarazioni del sindaco di San Vittore Olona che parlava di nuove assunzioni nel punto vendita di Lidl, festeggiando e dimenticandosi completamente di sette lavoratrici che fra poco saranno in mezzo alla strada, francamente mi sono arrabbiata e molto. La sindaca sapeva perfettamente la nostra condizioni lavorativa e ci aveva promesso un aiuto che non è mai arrivato. C’era gente che lavorava qua al supermercato da 30, 35 anni e nonostante questo siamo state completamente dimenticate". I problemi per le ex lavoratrici Simply sono arrivati con la cessione di Auchan, marchio subentrato alla Rinascente, a Margherita. Da lì in avanti nel 2019 è cambiato tutto.

Christian Sormani

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