ANDREA GIANNI
Cronaca

Addio cardinal Corti, discepolo di Martini

Si è spento a Rho, negli anni ’80 fu vicario generale a Milano. Il Papa: ha servito la Chiesa con dedizione esemplare

Il cardinale Renato Corti

Milano, 13 maggio 2020 - Fu papa Francesco a crearlo cardinale, e il Santo Padre ieri ha espresso in un messaggio cordoglio "affetto e ammirazione a questo fratello che ha servito il signore Gesù e la Chiesa con dedizione esemplare e delicatezza d’animo". Si è spento all’età di 84 anni il cardinale Renato Corti, vescovo emerito di Novara, città dove ha svolto il suo ministero dal ‘90 al 2011.

Una vita che si è intersecata a lungo con quella della comunità cattolica milanese, perché nel 1980 fu scelto dall’allora arcivescovo di Milano Carlo Maria Martini come vicario generale. Una nomina che sorprese per la giovane età del candidato. "Affidiamo al Signore il suo lungo e fedele ministero", ha spiegato l’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, insieme con il Consiglio episcopale. Corti era nato a Galbiate, nel Lecchese, il primo marzo 1936. Dopo la scuola elementare, entrò in seminario a Milano. Fu ordinato prete il 28 giugno 1959 dal cardinale Montini (futuro Paolo VI), fu cooperatore parrocchiale all’oratorio di Caronno Pertusella, nel Varesotto, dal 1959 al 1967. Passò quindi al Collegio arcivescovile di Gorla come direttore spirituale. Nel 1969 si trasferì a Saronno con lo stesso incarico e poi come rettore del biennio del corso teologico, dal 1977 al novembre del 1980, quando fu scelto dall’arcivescovo Martini come Vicario generale a Milano. Nominato vescovo di Novara, il 19 dicembre 1990, fece l’ingresso solenne il 3 marzo 1991. Papa Francesco lo aveva creato cardinale - già ottantenne - nel Concistoro del 2016, mentre l’anno prima Corti aveva scritto le meditazioni per la Via Crucis al Colosseo. Si è spento ieri mattina a Rho, nel Collegio degli Oblati dei Santi Ambrogio e Carlo dove risiedeva dal 2011, alloggiato in una semplice stanza. Una vita ritirata ma attenta alle esigenze della formazione dei giovani paolini, che in lui - figlio di Don Alberione - avevano una grande figura di riferimento.

È spirato in serenità, raccontano le persone che lo hanno assistito fino all’ultimo istante e in particolare durante gli ultimi mesi più sofferti dal punto di vista della salute. Vicepresidente della Conferenza episcopale italiana dal 2005 al 2015, stimato predicatore, ha guidato nel 2005 gli esercizi spirituali alla Curia vaticana, gli ultimi con Giovanni Paolo II. Uomo di profonda spiritualità, discepolo del cardinale Martini, scelse come motto episcopale quel "Cor ad cor loquitur" coniato dal cardinale santo John Henry Newman. "Penso con gratitudine - ha scritto il Papa - all’intenso ministero spirituale e pastorale da lui profuso senza risparmiarsi, consumandosi per il Vangelo".