GIOVANNI CHIODINI NON POTEVA FINIRE
Cronaca

Addio all’Us Inveruno Nasce l’Accademia

Dopo 75 anni di storia venduto il titolo sportivo della storica società. Un gruppo di appassionati decide però di dare al paese un’altra squadra.

di Giovanni Chiodini

Non poteva finire così, dopo 75 anni, una storia calcistica, quella dell’Us Inveruno, fatta soprattutto di passione e di dedizione ai colori del proprio paese. Una storia che racconta di sacrifici, impegno, gioie (per le vittore) e delusioni (per le sconfitte). Una storia fatta di numerosi aneddoti, fatta di persone che hanno dapprima giocato e poi hanno svolto ruoli di dirigente o di tecnico, sino a diventarne presidenti. Non poteva finire solo perché chi si era preso la dirigenza nell’ultimo decennio ha deciso di scavare un solco col passato. Roberto Simonini, che ha avuto il grande merito di riportare l’Inveruno in serie D dopo 40 anni e aver regalato sette anni ai massimi livelli del calcio dilettantistico, quando ha deciso di lasciare la presidenza non l’ha fatto nel segno della tradizione tracciata dal senatore Marcora e dagli altri imprenditori che hanno avuto l’onere di guidare la società dagli anni Settanta in poi (Alliata, Salmoiraghi, Vergani e Loddo).

Simonini ha venduto il titolo sportivo dell’Us Inveruno a una società di Milano che ambiva alla categoria (serie D, poi retrocessa d’ufficio ma in attesa di ripescaggio). Non poteva finire così e non è finita così perché – nonostante le difficoltà connesse alla pandemia – un nuovo gruppo di dirigenti si è messo al lavoro per riannodare quella storia. È nata così l’Accademia Inveruno, con gli stessi colori sociali e con lo stesso pallone di cuoio che era nello stemma dell’Us. Un gruppo che ha scelto Massimo Frigerio come presidente (anche lui con trascorsi agonistici all’Inveruno) e che si avvale della stretta collaborazione di Antonio Barasini, Tino Maltagliati, Marco Frigerio e Fabio Di Nello. "La cosa più bella – ha detto, presentando la società il neopresidente – è che molte persone che ho contattato mi hanno risposto con entusiasmo. Abbiamo le basi solide per guardare al futuro con l’entusiasmo di sempre". A vari livelli opereranno per l’Accademia Roberto Olivadoti, Ambrogio Gibellini, Gigi Balzarotti, Eros Pogliani. La prima squadra militerà in Promozione (mister sarà Fabio Nigro). "Avremo quindici squadre per tutte le età grazie anche alla collaborazione con la Polisportiva San Giorgio di Cuggiono" ha aggiunto. Nel progetto è stata coinvolta anche l’amministrazione che aveva tutti gli interessi affinché tutti gli appassionati di calcio, dai piccoli agli adolescenti, potessero continuare a giocare per la squadra del loro paese. "La cosa positiva è che attorno a questo progetto si sono coalizzate anche le altre associazioni" ha ammesso il sindaco Sara Bettinelli. "Un appello lo devo fare agli inverunesi – ha poi detto l’assessore Silvio Barera -. Non lasciamoli soli, questi dirigenti. Se non vogliamo ripetere gli errori del recente passato facciamo vivere la base sociale dell’Accademia".