Dentro la centrale dell’acqua più antica di Milano: tra mega vasche sotterranee e rifugi antiaereo

Visita dell’impianto di pompaggio di via Anfossi in occasione dell’apertura della Green Week

L'ingresso della centrale dell'acqua di via Anfossi a Milano

L'ingresso della centrale dell'acqua di via Anfossi a Milano

Milano – In occasione della Green Week, che ha aperto oggi martedì 26 settembre, la centrale dell’Acqua di via Anfossi ha aperto le porte al pubblico, per una visita guidata ad uno degli impianti di pompaggio più antichi di Milano. All’esplorazione della centrale hanno partecipato anche l’amministratore delegato di Mm Francesco Mascolinai e l’assessore all’Ambiente Elena Grandi

La Centrale dell’Acqua di via Anfossi è in funzione dal 1915. Oltre un secolo di vita testimoniato anche dalle scelte architettoniche che la contraddistinguono: dettagli decorativi della facciata tipicamente liberty e il cotto a vista.

Centrale dell'acqua di via Anfossi: Francesco Mascolinai, amministratore delegato di Mm con l'assessora all'Amibiente Elena Grandi
Centrale dell'acqua di via Anfossi: Francesco Mascolinai, amministratore delegato di Mm con l'assessora all'Amibiente Elena Grandi

L’impianto è uno dei più antichi della città ancora in funzione. È dotato di 16 pozzi con elettropompe sommerse che attingono alla falda acquifera. Una vasca della capacità di 629 metri cubi ha la funzione di far depositare la sabbia.

Le due elettropompe principali, che prelevano l'acqua dalla vasca e la inviano in rete, hanno la portata nominale di 200 litri al secondo ciascuna e sono azionate da motori elettrici da 165 kW ciascuno.

La Centrale Anfossi rappresenta anche un esempio significativo di come la città seppe organizzarsi nei momenti drammatici della Seconda Guerra Mondiale, durante la quale Milano fu la città italiana più bombardata. Come molte strutture pubbliche milanesi, la Centrale Anfossi funzionò anche durante il conflitto, garantendo la fornitura d’acqua alla città distrutta dalle bombe. Per proteggere il personale e garantire il pronto intervento in caso di danneggiamenti, al suo interno fu realizzato anche un rifugio antiaereo.