Coppia dell'acido, Martina pronta a rispondere sul ruolo di Alex

Martina Levato, l'ex bocconiana condannata a 14 e 16 anni in due processi sulle aggressioni con l'acido, sarebbe pronta a rispondere alle domande sul ruolo e sulle responsabilità di Alex Boettcher

Martina Levato e Alex Boettcher

Martina Levato e Alex Boettcher

Milano, 2 febbraio 2016 - Si era sempre avvalsa della facoltà di non rispondere nel corso degli ultimi interrogatori, ora ha deciso di parlare. Martina Levato, l'ex bocconiana condannata a 14 e 16 anni in due processi sulle aggressioni con l'acido, sarebbe pronta a rispondere alle domande sul ruolo e sulle responsabilità di Alex Boettcher. Potrebbe farlo, da quanto si è saputo, nel processo d'appello sul blitz contro Pietro Barbini. Nel procedimento sull'adottabilità del figlio, la giovane avrebbe detto di avere "chiuso" con Alex e di aver "paura" di lui.

Martina, infatti, dopo aver scagionato l'amante nelle prime dichiarazioni subito dopo l'arresto del 28 dicembre 2014, interrogata davanti al gup Roberto Arnaldi nel processo abbreviato 'bis' sulle aggressioni a Stefano Savi, Giuliano Carparelli e Antonio Margarito, aveva scelto di non rispondere alle domande che riguardavano le responsabilità di Boettcher, già condannato a 14 anni di carcere per il caso Barbini e alla sbarra per gli altri blitz. Nel frattempo, come già emerso nelle scorse settimane, la ragazza ha sospeso i colloqui settimanali che aveva costantemente con Alex nel carcere milanese di San Vittore e ha iniziato quello che il suo legale, l'avvocato Alessandra Guarini, ha definito un «percorso di distaccamento e di liberazione» dall'ormai ex amante.

Ora, da quanto si è saputo, Levato avrebbe deciso di parlare e probabilmente davanti ai giudici della terza sezione penale della Corte d'Appello di Milano nel processo che inizierà il prossimo 7 aprile, anche a carico di Alexander. L'avvocato Guarini ha chiarito che si tratta della «prosecuzione di quella linea di accertamento della verità» che la ragazza aveva già intrapreso nel processo abbreviato 'bis'. Anche quando aveva deposto come testimone-imputato in procedimento connesso, davanti ai giudici che stanno processando il broker nel filone 'bis' e al pm Marcello Musso, Martina non aveva risposto alle domande sul suo ruolo, salvo attribuirgli una sorta di responsabilità «di coppia» che l'aveva portata a compiere i reati.

Da quanto si è appreso, inoltre, nel procedimento aperto davanti al Tribunale per i minorenni che dovrà decidere il destino del figlio di Martina (lei e i suoi genitori sono rappresentati dal legale Laura Cossar) e di Alex (lui e sua madre dall'avvocato Valeria Barbanti) la ragazza avrebbe detto, nell'ambito della consulenza tecnica d'ufficio affidata dai giudici a periti psichiatri, di aver «chiuso» la relazione con Alex ed anzi di avere anche «paura» di lui.

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