di Nicola Palma
L’incontro casuale a Porta Venezia. Lo scambio di battute e il tratto di strada percorso insieme. Poi l’aggressione improvvisa, con un fendente tra le scapole, per rapinarlo del cellulare. È la sequenza raccontata alla polizia dal diciannovenne di origine marocchina che alle 2 di ieri ha chiesto aiuto agli agenti di una Volante dell’Ufficio prevenzione generale di passaggio in via Gioia: il ragazzo è stato soccorso dai sanitari di Areu all’angolo con via Fratelli Castiglioni, a due passi da piazza Gae Aulenti, e trasportato in gravi condizioni al Policlinico. Ieri mattina, i bollettini medici hanno ridimensionato l’allarme: il giovane nordafricano, ancora ricoverato in ospedale, verrà dimesso con una prognosi iniziale di 21 giorni.
Sulla sua versione dei fatti sono in corso gli accertamenti degli investigatori della Questura, visto che la prima ricostruzione dei fatti è piena di buchi e di "non ricordo". Ecco quello che ha riferito di ricordarsi. Il diciannovenne era diretto alla stazione ferroviaria Garibaldi, dove aveva intenzione di trascorrere la notte, verosimilmente su un giaciglio di fortuna sul lato di viale don Sturzo. Poco prima di arrivare in piazza Repubblica, il ragazzo ha incrociato cinque sconosciuti, stranieri, con cui ha iniziato a parlare. Per diversi minuti, i sei avrebbero camminato insieme, parlando normalmente e senza che il ragazzo temesse di essere aggredito. A un certo punto, non si sa bene in che via e a che ora, il gruppo avrebbe circondato il marocchino: uno dei cinque lo avrebbe colpito alla schiena con un coltellino, per poi strappargli il cellulare. I rapinatori sono scappati, lasciando lì il diciannovenne. Che solo poco dopo le 2 è riuscito a dare l’allarme, incrociando la pattuglia delle Volanti.
Le indagini della polizia puntano innanzitutto a trovare riscontri alla ricostruzione del giovane marocchino e a individuare il luogo in cui sarebbe stato ferito. Un aiuto all’inchiesta potrebbe arrivare dall’analisi delle immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza installate lungo l’ipotetico tragitto tra piazza Repubblica e Porta Nuova.