NICOLA PALMA
Cronaca

Scrive “Acab” sulla sede dei ghisa a Milano e poi aggredisce un agente: turista inglese in manette

L’uomo è stato visto e bloccato davanti alla caserma Ugga di via Custori. Vigile contuso, identificati anche gli amici: “Aumentano i gesti di sfida contro le forze dell’ordine”

La sigla sta per "All Cops Are Bastard"

La sigla sta per "All Cops Are Bastard"

MILANO – I ghisa in servizio nella caserma Ugga di via Custodi li hanno notati dalle telecamere che monitorano il perimetro della sede del Radiomobile. Trenta minuti dopo la mezzanotte di ieri. I vigili hanno visto sui monitor quattro ragazzi che si stavano aggirando vicino ai muri, come se stessero aspettando il momento buono per entrare in azione. A un certo punto, uno di loro si è staccato dal resto del gruppo, si è avvicinato alla parete, vicino a una porta di colore verde, ha tirato fuori la bomboletta spray e ha scritto “Acab”, acronimo che sta per “All cops are bastard”. Ha fatto giusto in tempo a terminare il graffito di insulto alle forze dell’ordine, prima di essere intercettato dagli agenti: l’uomo, un trentunenne inglese in vacanza per qualche giorno in città, si è avventato contro un ghisa, ma è stato comunque bloccato e portato negli uffici del Radiomobile.

D’intesa col pm di turno, il britannico è stato arrestato con le accuse di violenza e resistenza a pubblico ufficiale; qualche ora dopo, il giudice della direttissima ha convalidato il provvedimento, rimettendo il trentunenne in libertà senza disporre misure cautelari; domani ripartirà per tornare oltre Manica. Nel frattempo, il vigile contuso si è recato in pronto soccorso: è stato dimesso con una prognosi di cinque giorni.

Gli accertamenti investigativi sono andati avanti per tutta la giornata e hanno portato a identificare altri cinque amici dell’inglese – tra loro pare ci siano anche italiani e statunitensi –, che soggiornavano in una struttura ricettiva di via Custodi, a pochi passi dalla caserma finita nel mirino del writer; le attenzioni degli agenti si sono concentrate in particolare sui tre che erano insieme all’autore materiale dell’imbrattamento e che nei primi minuti erano riusciti ad allontanarsi. Non è finita. Prima di scrivere “Acab”, i graffitari vandalici avrebbero colpito anche in altri punti della zona del Ticinese: attraverso l’analisi delle immagini registrate dagli occhi elettronici, gli investigatori guidati dal comandante Gianluca Mirabelli sono riusciti a individuare altre tag riconducibili al gruppo; e già ieri hanno iniziato a raccogliere le denunce degli inquilini degli stabili deturpati.

“Un plauso ai colleghi, che si sono accorti immediatamente di quello che stava succedendo e sono intervenuti subito – commenta il segretario del Sulpl Daniele Vincini –. Gli atteggiamenti di sfida nei confronti delle divise sono sempre più diffusi: bisogna dare un segnale forte, e su questo aspetto un ruolo decisivo deve giocarlo il Governo, occupandosi di noi e di temi come la tutela legale”. Non è la prima volta che qualcuno usa la sede del Radiomobile come sfondo per le sue “bravate”: nel luglio 2020, in piena pandemia, una trentunenne si era denudata vicino alla porta carraia, facendosi riprendere senza veli da due amici di fianco all’insegna con la scritta “polizia municipale”. In quell’occasione, un agente l’aveva invitata a rivestirsi, denunciandola poi in concorso coi “fotografi” di 23 e 27 anni per oltraggio al Corpo della polizia locale.