ALESSANDRA ZANARDI
Cronaca

Abusi su una decina di minori. Arrestati impiegato insospettabile e rider-animatore in oratorio

Le vittime di Lombardia e Veneto hanno tra gli 8 e i 17 anni, trovati 12.500 video pedopornografici . L’indagine dopo la denuncia ai carabinieri di Segrate di genitori preoccupati per il figlio adolescente.

Abusi su una decina di minori. Arrestati impiegato insospettabile e rider-animatore in oratorio
Abusi su una decina di minori. Arrestati impiegato insospettabile e rider-animatore in oratorio

Adescavano minori su Internet, fingendosi loro coetanei e inducendoli a inviare foto e video pornografici autoprodotti. In qualche caso sono anche riusciti a incontrare le giovani vittime e consumare con loro rapporti sessuali. Ora sono stati arrestati. Al termine di un’indagine durata quasi un anno e conclusa con l’arresto di due uomini - uno italiano e uno di origini ecuadoregne, rispettivamente residenti in provincia di Cremona e Monza Brianza - gli investigatori della polizia postale di Milano e della Compagnia dei carabinieri di San Donato sono riusciti a disarticolare un sistema criminale finalizzato all’adescamento di minori, vòlto sia alla produzione di materiale pedopornografico sia a costringere (o convincere) i giovanissimi ad atti sessuali.

L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Milano, è partita dalla denuncia sporta alla stazione dei carabinieri di Peschiera Borromeo da una coppia di genitori preoccupati per gli improvvisi cambiamenti nelle abitudini e nei comportamenti del proprio figlio, adolescente. Da qui sono partite le verifiche, ad ampio raggio.

Nonostante gli accorgimenti adottati dagli adescatori, le indagini hanno permesso di incastrare dapprima il 27enne ecuadoriano R.L.L.F., rider e animatore in un oratorio monzese (persona già nota per reati della stessa natura), quindi il 39enne B.M., incensurato, impiegato in una ditta di autotrasporti milanese. Entrambi sono stati trovati in possesso di un’ingente quantità di materiale pedopornografico, ora finito sotto sequestro, che in parte si scambiavano e cedevano a terzi.

Successive verifiche hanno consentito di scoprire una vera e propria rete di abusi ai danni di bambini e ragazzi tra gli 8 e i 17 anni, indotti a inviare ai due adulti materiale pornografico. Non solo. Incontrate di persona, tre delle giovani vittime sono state indotte a consumare con gli arrestati dei rapporti sessuali. Dieci, in totale, le vittime identificate tra le province di Monza Brianza, Milano e Treviso. "Un plauso ai carabinieri della stazione cittadina che hanno contribuito allo svolgimento di un’indagine così importante e delicata", sono le parole della vicesindaca di Peschiera Borromeo Stefania Accosa.

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