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Il segreto della vita in un abbraccio: "Così riscopriamo il valore dell’altro"

L’associazione Abbracciare la vita ha organizzato un flash mob in piazza Cairoli che per un pomeriggio ha regalato a tutti un po’ di affetto di GIUSEPPE DI MATTEO

Abbracci gratis a Milano

Milano, 21 febbraio 2016 - Piazza Cairoli, un pomeriggio come tanti. All’improvviso qualcosa rompe la monotonia di una domenica soleggiata e ostaggio di un caldo fuori stagione. Un gruppo di persone comincia ad abbracciarsi e invita i passanti a fare altrettanto. Sul petto un cartello colorato con alcuni slogan. Il più comune ‘Abbracciami, io mi fido di te’, ma anche ‘Abbracci gratis’, a significare che non c’è nessuna promozione in corso, ma solo un simpatico flash mob. La risposta è immediata, e per molti è difficile trattenere lacrime di commozione, soprattutto quando a chiedere un po’ di affetto sono i bambini.

L’iniziativa, nata dall’associazione Abbracciare la vita, ha seguito il solito tam tam su Facebook per espandersi in poco tempo, e ha coinvolto anche altre città italiane. Daniela Primavera, 36 anni, chioma bionda riccia e fluente, è una delle organizzatrici dell’evento e membro della pagina Facebook Con-tatto. Vita da impiegata, ma con una grande passione per yoga e bio danza: “Viviamo in un mondo pieno di differenti solitudini - spiega - e spesso ci dimentichiamo del valore di un abbraccio, anche tra le mura domestiche. Con questa iniziativa vogliamo recuperare il significato di un gesto antichissimo, che è anche il primo passo di una vera inclusione dell’altro”. Alcuni dei partecipanti indossano delle bende. “E’ un modo per far capire che la fiducia verso l’altro è massima - precisa Primavera - perché l’altro è parte di me e come tale va accettato. E abbracciato”. 

L’idea, frutto di una compagnia teatrale fiorentina, risale al 2011. Gratta gratta, si scopre però che l’origine di questo piccolo inno alla gioia versione street è australiana, e ha acquisito visibilità internazionale a partire dal 2006 grazie a un video musicale diffuso su youtube da un tale Juan Mann, diventando un fenomeno virale oltre che simpaticamente contagioso. “E’ bellissimo - dice Nadia Munier, 25 anni, italiana di origine eritrea - giornate come questa ti fanno capire che avremmo bisogno di più altruismo e meno eroismo”. Poi ci sono le veterane. Come Chiara Peduzzi, 20enne: “Ho partecipato ad altri appuntamenti come questo - sottolinea - e ogni volta è più bello, perché io cerco sempre un abbraccio con la massima fiducia”.

di GIUSEPPE DI MATTEO