Abbiategrasso, la battaglia del Pagiannunz

Il centro commerciale nell’area verde voluto da Nai surriscalda il dibattito: da Fossati e Tarantola l’impegno a contrastarlo

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di Giovanni Chiodini

La campagna elettorale è quasi arrivata al termine. Cesare Nai, Alberto Fossati e Luigi Tarantola, i tre candidati alla poltrona di primo cittadino, stanno concentrando le forze per cercare di convincere gli indecisi a recarsi domenica alle urne. In queste settimane i confronti sono stati serrati, più volte i tre di sono trovati fianco a fianco a difendere le loro idee e i loro progetti. Nai giocoforza è per la continuità di un lavoro iniziato cinque anni fa e che prevede, a completamento, la sistemazione del centro sportivo, la riapertura del teatro Nuovo (che il Comune acquisirà dalla Parrocchia). la realizzazione della scuola dell’infanzia di via Colombo, dopo aver risolto in questi anni un lungo contenzioso legale. Fossati è stato il candidato che ha dato maggiori orizzonti per una città "che non deve galleggiare ma aprire orizzonti". E le strade da percorrere sono una stretta relazione con l’Università e la candidatura di Abbiategrasso a capitale della cultura. Tarantola pensa ad una Abbiategrasso capace di tornare ad essere punto di riferimento del territorio, valorizzandone tutte le sue specificità. Una città più snella e meno burocratica. Uno dei primi obiettivi dei candidati la revisione del Prg. Tarantola e Fossati sono convinti che col nuovo Pgt si possa anche ridiscutere il progetto del polo commerciale alla periferia della città che, secondo una ricerca di Concommercio, produrrà una perdita di posti di lavori nei negozi di vicinato. Altro tema che ha caratterizzato la campagna elettorale è stato il destino del Pronto soccorso.

Nai ha detto di aver sciolto la riserva sulla ricandidatura quando ha avuto la certezza che il Pronto soccorso sarebbe stato riaperto di notte. E così si è espressa nei giorni scorsi la stessa assessore Moratti. Ma la progettualità - affidata alle parole di un comunicato stampa - ha suscitato perplessità nei gruppi alternativi al centrodestra tanto che diversi consiglieri regionali hanno già presentato richiesta di chiarimenti. "Quello annunciato non è un Pronto Soccorso ma un Punto di primo Soccorso. Si citano solo servizi diurni, attività ambulatoriali e l’implemento di prestazioni riabilitative..." aveva spiegato il consigliere Carlo Borghetti parlando a fianco di Fossati.

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