Grande partecipazione a “Dialoghi immaginati“, dedicato a Manzoni e Testori. Una camminata teatrale che ha collegato Villa Manzoni di Brusuglio, frazione di Cormano, luogo significativo per il più grande romanziere italiano, Alessandro Manzoni, e Casa Testori, dimora natale di Giovanni Testori. L’evento è stato organizzato da Casa Testori in collaborazione con Trenord, inserito nel programma della XX edizione dell’ottobre Manzoniano e patrocinato dai Comuni di Novate e Cormano, oltre che da Parco Nord Milano. Il tragitto ha unito idealmente le loro voci, i loro pensieri e i luoghi che hanno segnato la loro vita. Testori ha sempre considerato Manzoni un punto di riferimento, e il suo legame con la figura del grande scrittore milanese è evidente in opere come “I Promessi Sposi alla prova“ che rielabora il capolavoro manzoniano in chiave teatrale.
In tutto quattro le tappe, ognuna scandita dalla lettura di un dialogo immaginario basato sui testi di Manzoni e Testori, in un montaggio curato dalla drammaturga Giulia Asselta. Protagonisti dello spettacolo sono Matteo Bonanni nei panni di Manzoni e Sebastian Luque Herrera in quelli di Giovanni Testori (nella foto). L’itinerario di dialoghi immaginati è partito da Villa Manzoni di Brusuglio, dove il viaggio fra le parole di Manzoni e Testori è iniziato con letture sul tema “La casa“ che è stato affrontato mettendo in dialogo le opere dei due autori. Poi il percorso ha raggiunto il cimitero di Brusuglio, luogo in cui sono sepolte la madre e la prima moglie di Manzoni e sede della seconda lettura sul tema “Il rapporto con la madre“. Terza tappa, raggiunta in pullman, il parco della Balossa, dove i dialoghi si sono concentrati su “Il rapporto con la natura“ di Manzoni e Testori, evidenziando punti in comune e differenze. L’itinerario è poi terminato nel giardino di Casa Testori, luogo natale dell’artista in cui il dialogo si è chiuso con riflessioni sulla vita, l’arte e il legame con la terra lombarda. Gli attori Bonanni e Luque Herrera hanno dato vita a un dialogo suggestivo, offrendo al pubblico un evento teatrale itinerante. La narrazione è stata introdotta dalla professoressa Isabella Becherucci, dell’Università europea di Roma, che ha approfondito i legami culturali tra i due autori.
Davide Falco