"Il mio Paese d’origine martoriato dal terremoto. Anche mia nonna, 90 anni, è tra gli sfollati e ora vive in tenda". Huseyin Idiris, di origine turca, in Italia da 17 anni e oggi titolare di una pizzeria-kebap a San Giuliano, racconta così il dramma dei suoi familiari che vivono in Turchia, nell’area devastata dal sisma di domenica notte. "Un forte rumore, e mia nonna e mio zio si sono precipitati fuori dalla loro abitazione, che poi è andata in parte distrutta – racconta –. Stanno bene, ma sono stati momenti terribili".
I parenti di Huseyin vivono nel distretto di Pazarcik, nella provincia di Kahramanmaras, "dove la scossa si è avvertita in maniera più pesante – racconta Huseyin –. La nonna è una donna forte, in ottima salute nonostante l’età. Eppure mi ha confidato di non aver mai avuto così tanta paura in tutta la sua vita". Quella del terremoto è stata una notizia sconvolgente anche per i turchi e i siriani che ormai da tempo vivono nel nostro Paese.
"Vogliamo dimostrare la nostra vicinanza", dice Huseyin, tra coloro che, sotto la regia dell’associazione turco-islamica Ditib, hanno organizzato una raccolta di vestiti e alimenti per le popolazioni colpite dal sisma. Chi volesse partecipare, può portare nella pizzeria-kebap di via Roma 60 pacchi di vestiti invernali, cibi a lunga conservazione, coperte e sacchi a pelo. Prodotti che arriveranno poi a destinazione, spiegano gli organizzatori, attraverso il Consolato turco.
Intanto, anche l’associazione Amici dei bambini (Aibi), con sede a San Giuliano, ha attivato una raccolta di fondi per i terremotati. Sul sito Internet di Aibi è disponibile un modulo per le donazioni. In alternativa si può fare un bonifico bancario all’Iban: IT40Z0306909606100000122477.
Alessandra Zanardi