A Ibiza: "O mi da la macchina o mi dai il locale"

Due degli uomini di fiducia di Luigi Aquilano agivano sull’isola fornendo assistenza a imprenditori italiani

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"O mi dai una macchina o mi dai il locale o mi dai quello che vuoi ... perché se no il locale che hai ad Ibiza me lo devi dare a me (...) tu l’hai fregato e tu devi dargli i soldi, ora te lo dico in calabrese!".

Nel’inchiesta della Dda in una delle vicende di “recupero crediti“ contestate, due degli indagati sarebbero stati uomini di fiducia di Luigi Aquiliano, genero del boss Antonio Mancuso, con compiti di "pianificazione e di individuazione delle azioni da compiere e delle strategie da adottare sull’isola di Ibiza" individuando potenziali clienti a cui fornire il servizio di “recupero crediti“ ed esercitando personalmente pressioni intimidatorie nei confronti dei debitori".

Per il gip Lidia Castellucci, tuttavia, questi due indagati sono "legati da rapporti di amicizia con Aquiliano" ed "entrano nella presente indagine in maniera per così dire estemporanea, solo quando al secondo viene richiesto da parte di soggetti che dimorano a Ibiza di recuperare dei crediti da soggetti italian". E in merito a tale attività, tuttavia, "non vi è alcun elemento che possa ricondurla nell’attività programmatica del “gruppo“".

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