
Se il caso di cui diamo conto nel pezzo in alto è emerso solo a un anno di distanza, dopo la pubblicazione della sentenza del Tar che ha confermato lo stop di 7 giorni imposto a un tassista dell’hinterland, quello andato in scena un mese dopo in zona Repubblica deflagrò immediatamente, grazie a un video che ne riprese in diretta le fasi conclusive. Il pomeriggio del 22 agosto, lo smartphone di un residente di via Tenca immortolò il litigio tra un conducente e due turisti australiani, al termine di una corsa brevissima partita qualche minuto prima delle 18 dalla Stazione Centrale. Arrivati a destinazione, i passeggeri chiesero di poter pagare con il Pos e ne nacque una discussione: nel parapiglia, condito da vari insulti ("Vai a fare in c...", il più ripetuto dal tassista), alcuni souvenir tirati giù dal bagagliaio finirono a terra, rompendosi in mille pezzi. Alla fine, l’autista fece comunque saldare il conto ai clienti con la carta di credito, per poi allontanarsi imprecando con le portiere aperte. I fotogrammi fecero il giro del web, generando centinaia di commenti critici nei confronti della categoria.
La segnalazione portò a un procedimento disciplinare, che si chiuse tre mesi dopo con una maxi sanzione per il conducente: 45 giorni di sospensione della licenza per "comportamento gravemente scorretto".
