ROBERTA RAMPINI
Cronaca

Pietro Franzese ed Emiliano Fava, missione compiuta: 6.000 km in bici contro la plastica

Si è conclusa dopo due mesi “2 Italians Across the US”: viaggio attraverso gli Stati Uniti per raccogliere fondi e sensibilizzare l’opinione pubblica

Pietro Franzese ed Emiliano Fava a Key West

Pietro Franzese ed Emiliano Fava a Key West

Milano – Seimila chilometri in bicicletta per dire no alla plastica e per dare un contributo alla salvaguardia della riserva naturale del Mida Creek in Kenya. Ce l’hanno fatta Pietro Franzese, milanese, youtuber e social influencer delle bicicletta e del mondo dei viaggi ed Emiliano Fava, salentino, fotografo e videomaker appassionato di ciclismo. 

Da San Francisco a Key West

In due mesi hanno attraversato gli Usa in bici, da San Francisco (Golden Gate) a Miami (Key West). Il loro progetto denominato “2 Italians Across the US” è stata un’impresa sportiva ma anche di sostegno a Plastic Free. Partiti dal Golden Gate Bridge di San Francisco il 19 gennaio 2023, sono arrivati a Key West, il punto più a sud degli Stati Uniti Continentali, il 15 marzo pedalando 6.000 km e scalando 25mila metri di dislivello, in autonomia.

“Accolti con un sorriso”

“È stato un susseguirsi di incontri che ci ha fatto sentire accolti dagli abitanti di tutti gli stati attraversati: dalla California al Texas fino alla Florida non è mai mancato da parte di nessuno un saluto, un sorriso, un ‘good luck’ - raccontano Pietro ed Emiliano - Abbiamo viaggiato spesso su bike lane o ciclabili, sempre con grande rispetto nei nostri confronti da parte degli altri utenti della strada. L’uso della plastica mono uso è ampiamente diffuso, ma ci saremmo aspettati molta più sporcizia sulle strade e sulle spiagge e invece, complice anche la politica di far adottare alcuni tratti di strada dagli abitanti, la situazione è apparentemente meno evidente. Ovunque, soprattutto in California, c’è la possibilità di fare refill delle proprie borracce. La nota più dolente del viaggio è l’enorme quantità di plastica usa e getta dalle buste della spesa al packaging, alle tazze e cannucce nei fast food, cannucce”.

Tempeste di sabbia e frane

I due viaggiatori sono passati dalle temperature gelide della California (fino a -8° sperimentati in tenda in una valle parallela alla costa) fino al caldo umido dell'entroterra della Florida. Dalle per tempeste di sabbia nel deserto di Sonora nel New Mexico alle paludi della Louisiana.

Hanno affrontato salite impegnative, come per raggiungere El Paso, che supera i 1.000 metri di altitudine, incontrato difficoltà sul percorso, come nei primi giorni in California, dove la presenza di alluvioni e frane ha costretto i due cicloviaggiatori a cambiare il percorso pianificato. O difficoltà tecniche, che hanno costretto verso la metà viaggio Emiliano Fava a uno stop forzato di alcuni giorni, per poi riprendere il viaggio e raggiungere Franzese per le ultime tappe.

“Una delle domande che ci hanno fatto più spesso è: ma non vi fa male il fondoschiena? La risposta è nella scelta accurata di tutta la nostra attrezzatura e nell’abbigliamento top di gamma, con prodotti fatti in Italia”, commenta Franzese.

Il film e la raccolta fondi

In questi due mesi di viaggio hanno raccolto materiale video per realizzate un docufilm che uscirà nei prossimi mesi, ma hanno anche raccontato giorno per giorno la loro impresa sui loro social e sui loro canali YouTube.

Il viaggio di Pietro Franzese ed Emiliano Fava è stato accompagnato ad una raccolta fondi sulla piattaforma GoFundMe a sostegno di Plastic Free, associazione italiana che dal 2019 si occupa tramite la propria rete di volontari della creazione di appuntamenti di clean up, salvataggio delle tartarughe marine, sensibilizzazione nelle scuole e trasformazione dei Comuni in Plastic Free. I soldi raccolti saranno interamente donati a Plastic Free e in particolare a uno dei progetti scelti da “2 Italians Across the US” come destinatario dei fondi raccolti: la salvaguardia della riserva naturale del Mida Creek in Kenya grazie alla collaborazione con l’associazione Sasa Rafiki. Ad oggi sono stati raccolti oltre 1.700 euro, ma la raccolta continuerà ancora fino a fine mese.

“Si tratta di una somma importante - commenta Riccardo Mancin, coordinatore nazionale di Plastic Free - Con quell’importo potremo rimuovere 1.700 kg di plastica e rifiuti dall’ambiente, rafforzando il sistema di raccolta della plastica nella zona di Mida Creek in Kenya, finanziando anche la realizzazione di cestini in fibra naturale oltre alla costruzione di un pozzo per l'acqua dolce e alla messa a dimora di mangrovie, una pianta essenziale per la tutela della biodiversità. Mi complimento con i nostri due ambasciatori per aver portato a termine questa bella avventura portando il nome di Plastic Free oltreoceano, li aspettiamo a braccia aperte in Italia per continuare la missione di sensibilizzazione ambientale che hanno sposato entrando nella famiglia di Plastic Free”.