ANNA MANGIAROTTI
Cosa Fare

Il Bagatti Valsecchi apre al teatro, domani va in scena Fassbinder

La pièce-chiacchierata tra Eliana Miglio e Angelica Giusto, interpreti de “Le lacrime amare di Petra von Kant” ispirato al “Simposio” di Platone

Un momento della rappresentazione nello scenografico ambiente museale

Un momento della rappresentazione nello scenografico ambiente museale

Milano, 27 settembre 2023 – Salone d’onore, molto rinascimentale, torciere, cassettoni a pigne dorate, imponente camino con Vulcano affaccendato in un tondo, e altre divinità negli affreschi in cima alle pareti.

Nel suo locale più scenografico, domani, alle 19, l’ospitale Museo Bagatti Valsecchi manda in scena la sua prima produzione teatrale, dentro la rassegna “Le voci degli amori”. Da marzo a dicembre, appuntamenti tra amici, che non hanno difficoltà a sentirsi, più che spettatori, partecipi di una conversazione. Tanto più coinvolti nella pièce-chiacchierata tra Eliana Miglio e Angelica Giusto, interpreti de “Le lacrime amare di Petra von Kant”.

Tra sorsi di Rocca di Frassinello, condivisi dal pubblico, testo del tedesco Rainer Werner Fassbinder, 1971, inevitabilmente ispirato dal “Simposio” di Platone. A quella prima conversazione di tremila anni fa, tra spiriti eletti, che al vino indulgevano disputando sulla potenza dell’amore (desiderio di fare, di due, uno, e così guarire la natura umana in origine senza distinzione tra uomo e donna, perfetta, perciò spaccata in due dall’invidioso Zeus) ogni testo successivo fa riferimento.

Fassbinder, in una stanza, fa dialogare l’ammirata e invidiata stilista Petra, donna di successo con due matrimoni falliti e altre frustrazioni, insieme alla giovane ambiziosa aspirante modella Karin, appena separata dal marito. Le due si lasciano andare alle più segrete confidenze: “Quanto sono stupidi gli uomini!”. E, ben presto, la loro unione si trasforma in amore.  Amore- odio, ovvio.

La regista

“Definirlo dramma, melodramma o commedia - spiega la regista Camilla Brison - è ininfluente. Nella loro relazione, o gioco di ruolo, il pubblico si accorgerà di essere di fronte a due esseri che cercano disperatamente di capirsi e non ci riescono. Questo, il vero dramma”. Disperatamente reale, grazie all’intensità interpretativa di Eliana Miglio. Una Petra egoista e ossessiva fin che volete, ma simpatica nella sua sofferenza così elegante e sfaccettata: notare i gioielli di Scavia che indossa, sull’abito da statua greca (si direbbe revival della Diotima del “Simposio”) confezionato dai creativi dell’Accademia IUAD.

Del resto, “l’opera di Fassbinder - dichiara la stessa Miglio - è una pietra preziosa. Come in un tableaux vivant, che il Museo Bagatti Valsecchi ci aiuta a riscoprire”. Certo, qui, a fine Ottocento i nobili proprietari già allestivano e interpretavano una “Battaglia di dame”.