LAURA LANA
Cosa Fare

Sesto, 100 eventi in 10 giorni per la 18esima edizione del Festival della Biodiversità

Da giovedì 6 giugno partono gli appuntamenti in tutti i luoghi del Parco Nord per parlare di alimentazione, habitat naturali, ricchezza del suolo e rapporto uomo/natura attraverso spettacoli, installazioni, degustazioni, laboratori trasformativi ed esperienze immersive

La locandina del 18esimo Festival della Biodiversità

La locandina del 18esimo Festival della Biodiversità

Sesto San Giovanni (MILANO), 24 maggio 2024 – È dedicata alla scienza la 18esima edizione del Festival della Biodiversità, promosso da Parco Nord Milano insieme a numerosi partner, che si terrà da giovedì 6 al 16 giugno nei diversi luoghi del polmone verde metropolitano e non solo. La kermesse aderisce al “Decennio internazionale delle scienze per lo sviluppo sostenibile”, proclamato dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite per il 2024-2033, con l’intento di proporre la biodiversità e quindi la ricerca scientifica in questo ambito, come metro della sostenibilità del pianeta.

Il ricco programma del Festival vedrà oltre 100 eventi in 10 giorni, pensate e realizzate grazie a un bando di idee che ha visto la partecipazione di 33 enti e associazioni, oltre ai rappresentanti del comitato scientifico e artistico e dei partner, media partner e sponsor che hanno contribuito ad arricchire e rendere unica questa edizione.

Il lancio del programma si è svolto al Museo di Storia Naturale di Milano che, novità di quest’anno, per la prima volta è partner e uno dei luoghi della cultura della manifestazione, perfettamente allineato al tema della “scienza in missione” e alla Giornata mondiale della Biodiversità.

“La biodiversità misura la varietà delle forme di vita presenti su questo pianeta e noi ne facciamo parte, significa che concorriamo insieme a tutte le specie oggi presenti, all’adattamento ai cambiamenti del Pianeta. La tutela delle forme di vita della biodiversità è pertanto anche la nostra tutela: produzione di cibo, di ossigeno, equilibrio degli habitat, ricchezza e fertilità del suolo, tutto dipende da quanto le forme di vita interagiscono tra di loro. L'interazione genera anche bellezza, la bellezza del paesaggio nel quale ogni giorno ci identifichiamo”, commenta Marzio Marzorati, presidente del Parco Nord Milano.

Accanto alle novità di questa edizione, si affermano le partnership sperimentate lo scorso anno con gli spettacoli artistici e musicali di Musicamorfosi e le attività di orticoltura proposte da Fermenta nell’orto didattico OrtiCà, mentre si consolidano le collaborazioni con le realtà più storiche all’interno del Festival come Slow Food che propone spunti di riflessione ed esperienze legate all’alimentazione, Casa Testori con la quale inaugureremo il “Belvedere”, nuova opera d’arte in Balossa, OrtoComune Niguarda con iniziative artistiche e didattiche in orto, la Cineteca di Milano che come ogni anno ospita proiezioni, dibattiti e aperitivi in terrazza e Casa degli Alfieri, con gli spettacoli itineranti di teatro e natura.

“Giunto alla 18esima edizione, il festival ha ampliato le sue collaborazioni e si propone come evento nazionale unico, dove la biodiversità e la ricerca scientifica incontrano l’arte, la danza, il teatro, il cinema e la musica perché la natura non è patrimonio di nessuno ma bene comune, maestra di vita, casa che tutti ospita – dichiara Tomaso Colombo, direttore del Festival della Biodiversità –. Tra esperienze immersive e laboratori trasformativi, tra momenti di scoperta e occasioni di meraviglia, tra lucciole e farfalle, tra richiami notturni e ronzii nei prati fioriti, ognuno ha l’opportunità di riconnettersi con il vivente intorno a noi per riconoscere la ricchezza della natura anche in città”.

L’apertura del Festival, giovedì 6 giugno, sarà dedicata alle installazioni tematiche a cura del Politecnico di Milano Design della Comunicazione e alle rappresentazioni musicali ispirate dalle poesie di Alfredo Monari. Alle 18,30 nella Cascina di via Clerici sarà aperta una mostra che esplora quattro dibattiti in ambito metropolitano milanese creati sia da politiche volte a salvaguardare la biodiversità sia da interventi urbanistici che mettono in discussione la relazione tra la necessità di una città di cambiare e quella di preservare sistemi ecologici.

Le installazioni raccontano il Villaggio Faclk, i prati alti nei parchi urbani di Milano, Forestami, il Villaggio Olimpico per Milano-Cortina 2026. Alle 21 andrà in scena lo spettacolo “Il pedagogo di campagna”, produzione inedita dell’Associazione Toscana Lirica, interpretato dal duo MonariMari, che nasce da un’idea di Cinzia Monari (voce e fisarmonica) e Paolo Mari (chitarra), che ha musicato tra le più belle poesie di suo nonno Alfredo Monari.

Si tratta di una rappresentazione musicale e teatrale che comprende canzoni, sonetti, proiezioni di immagini d’epoca, racconti e aneddoti sulla cultura popolare dai primi del Novecento fino agli anni Settanta. “La scienza, tema di questa edizione, è lo strumento di comprensione di tale ricchezza e anche della sua fragilità ma non basta la scienza che conosce, occorre la scienza che crea coscienza della responsabilità di custodire questo patrimonio di risorse e bellezza che ci garantisce la sopravvivenza – conclude Marzorati -. La biodiversità è un valore comunitario, un bene comune che dobbiamo curare”.