Sesto San Giovanni (Milano) – Arriva nello stabilimento milanese di Alstom la mostra itinerante “LAUGH!” dedicato alle donne e alla condizione femminile nel mondo. E lo fa a ridosso dell’8 marzo. Si tratta di un progetto – a cura dell’artista Monica Pirone – inaugurato a novembre, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, da parte di Alstom, leader globale nella mobilità intelligente e sostenibile.
L’11 marzo 2024, alle 14:30 alle 16, si terrà l’evento di sensibilizzazione sulla violenza di genere presso lo stabilimento Alstom di Sesto San Giovanni di Via Fosse Ardeatine 120. L’azienda si pone come punto di incontro tra i propri dipendenti, le associazioni del territorio e le istituzioni per condividere e diffondere le informazioni necessarie per incentivare la cultura del rispetto della dignità della donna, fornendo gli strumenti essenziali per riconoscere i casi di possibile violenza, per poter reagire e denunciare ogni forma di violenza di genere, esortando tutti a farsi portavoce all’interno della propria rete relazionale.
La mostra d’arte itinerante è composta da 20 bambole raffiguranti donne provenienti da diverse parti del mondo, ciascuna con una storia che ci conduce attraverso un viaggio rappresentativo della condizione femminile di oggi e di ieri, di donne che hanno lottato per i loro diritti, lottato contro i pregiudizi, contro la violenza subita o le umiliazioni.
Dopo i siti Alstom di Bologna (20-24 novembre 2023), Savigliano (27 novembre-2 dicembre 2023), Vado Ligure (14-23 febbraio 2024) e Valmadrera (4-8 marzo 2024), verrà esposta nello stabilimento di Sesto San Giovanni dall’11 al 14 marzo 2024, dalle ore 12 alle ore 18, e il 15 marzo 2024, dalle ore 12 alle ore 15, per poi spostarsi nelle settimane successive negli altri siti di Alstom in Italia.
“LAUGH!” è il titolo della mostra, nato proprio dal lavoro di Monica Pirone, rivolto a trasformare queste bambole per renderle espressioni e rappresentazioni di vita, insieme a tutto il loro vissuto. Nelle minuziose fasi di trasformazione, l’artista si rende conto che l’unico elemento sul quale non può intervenire è quel sorriso stampato che non può essere trasformato. Qualsiasi cosa succeda, in qualunque angolo del mondo quel sorriso, è lì sul volto della donna, quasi a tracciare inesorabilmente il suo destino. Un sorriso che rimane e che racconta la forza di chi anche nelle situazioni peggiori non può mollare. Cambiano i capelli, i colori, i vestiti, gli accessori, ma una sola cosa rimane: il sorriso. Un sorriso che rimane e che racconta la forza di chi, anche nelle situazioni peggiori, trova la forza di reagire.
Questa emozionante installazione artistica sarà aperta anche al pubblico e alle scuole per portare, attraverso il forte linguaggio dell’arte, ad approcciare questa tematica.