
Milano Golosa 2021
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Una bella parabola, anche se non evangelica e per giunta, ospitata nei chiostri di Sant’Eustorgio del Museo Diocesano. Perché c’è del vero culto nel volere celebrare il bello e il buono dell’Italia del gusto, specie di quella meno appariscente che una definizione infelice tende a definirla "minore". Ed è in fondo la vera forza della kermesse “Milano Golosa“ che torna nella metropoli lombarda portandosi appresso il valore della buona cultura alimentare e dei piccoli produttori che chiedono di contare e di dire la loro. Del resto, l’aveva sempre voluta così Davide Paolini, ideatore e fondatore di questa manifestazione che si distingue dalle altre per la capacità di proporre spazi dove i contenuti contano più dello show e il palcoscenico spetta di diritto agli artigiani dei sapori, messi spesso in ombra dai grandi gruppi industriali e dai brand più blasonati. Come dire: il meglio del Belpaese che si prende finalmente la vetrina, per la gioia dei tanti che il 16 e 17 ottobre potranno incontrarlo gratuitamente (unica esigenza: la prenotazione in line su www.milanogolosa.it) obbligatoria) e compiere un’esperienza di nomadismo itinerante e gastronomico tra espositori di qualità e di dimostrata passione per i territori da cui provengono. E siccome le novità sono sempre una risorsa, in questa edizione della rassegna i visitatori non mancheranno di apprezzare la bresaola di Wagyu dell’azienda Brisval di Novate Mezzola, in Valchiavenna, il ragù di selvaggina della trentina Alpe Magna, il curioso biscotto molisano di Venafro realizzato dalla Boccone del Re e i baccalà speciali di due produttori veneti come Nòmada e Gastronomia Macolin. In vetrina anche il liquore di alloro della palermitana Casa Allora, la curiosa polpetta friulana “Pitina“ portata a Milano dall’Associazione Produttori di Meduno, le fette biscottare con lievito madre della senese Opera Waiting, il cous cous italiano della Friscous Petramarè e il panettone con alghe e alici dell’Acquapazza Gourmet di Cetara. Chicca assoluta di Milano Golosa, la primissima edizione di “Thelivery Awards“, il premio riservato ai ristoranti delivery più amati e votati che verranno premiati la sera del 15 ottobre e che fino al 24 potranno essere apprezzati anche dal grande pubblico interessato a prenotare (sulla piattaforma www.theliveryawards.com) e a degustare, direttamente a casa, i loro piatti più iconici. Della serie: la democrazia dell’assaggio che diventa messaggio a domicilio. Il buon cibo deve parlare alla pancia ma anche all’intelligenza.