Artigiano in Fiera 2023: dalle ceramiche delle Dolomiti al pistacchio di Bronte a Milano va in scena l’Italia che piace

Affluenza in crescita, clientela disposta a spendere di più, in qualità soprattutto, e una variegata colonia di espositori debuttanti che si mescolano ai commercianti diventati oramai di casa nel salone

Il secondo giorno di Artigiano in Fiera conferma le previsioni della vigilia e le sensazioni dell’inaugurazione: affluenza in crescita, clientela disposta a spendere di più, in qualità soprattutto, e una variegata colonia di espositori debuttanti che si mescolano ai commercianti diventati oramai di casa nel salone.

Artigiano in Fiera 2023
Artigiano in Fiera 2023

"Si respira una grandissima aria di felicità e voglia di incontrarsi. Questo aspetto unito alla qualità dell’esperienza conduce le persone a visitare la manifestazione”, spiega Gabriele Alberti, amministratore delegato di Gefi. “Gli imprenditori hanno modo di confrontarsi e sul loro viso si legge tanta soddisfazione come non accadeva da tempo. Sono contento di vedere che alcune regioni italiane quest’anno sono riuscite a colmare il gap con altre che da anni vantano una forte rappresentanza qua  in fiera".

Come Linda Ricchieri dal Trentino Alto Adige. Una delle regioni che ha visto la maggiore adesione negli ultimi anni. Nei suoi luoghi natii, in Val di Fassa, devastati dalla tempesta del 2018, ha messo in atto un’attività che coniuga la lavorazione delle ceramiche alla salvaguardia dell’ambiente: acquistando uno dei prodotti di punta del suo marchio, quasi totalmente ispirati alle Dolomiti, è possibile contribuire alla nascita di un nuovo fusto verde. Uno dei settori più colpiti dalla pandemia, quello del fashion, si prende a sorpresa buona parte della scena, grazie all’expertise professionale tramandato di generazione in generazione.

Il maglificio A2G di Biella, fondato nel 1946, grazie all’intraprendenza di Anna Goglio, nipote della fondatrice ha saputo rispondere al ciclo economico negativo puntando tutto sui prodotti di lusso in maglia a km0 impiegando cashmere pregiati e prestando maggiore attenzione all’ambiente. Gli scarti del magazzino non vengono mai buttati ma sempre riutilizzati per creare pezzo unici, alcuni di questi sono esposti anche qui in fiera» spiega la designer.

Nel settore degli accessori, in maniera simile, sempre più spazio dedicato alla libertà di espressione unito all’innovazione del tech: il brand di gioielli di Rosario Mariniello offre la possibilità al cliente di costruire il proprio gioiello partendo da un configuratore smart e allo stesso tempo di coinvolgerlo in uno dei progetti di riduzione di CO2 - una specie di green experience che comprende la piantumazione di un albero – attivati dalla startup Moyo.

Tutto lo spirito imprenditoriale di Giuseppe Ranieri, 22 anni, da Foggia, smentisce i luoghi comuni sui giovani: il sogno di dare vita ad un’attività agricola propria a soli 15 anni, diventato realtà grazie al padre, si unisce alle pratiche agricole sostenibili. Olio prodotto dall’azienda di Peschici nel Gargano, viene fatto con tecniche tradizionali e naturali capaci di esaltarne sia il gusto che preservarne le qualità, un prodotto rigorosamente certificato v-label, vegano e vegetariano.

Nelle Marche Maison Zagara di Andrea Lanzoni, agronomo di 32 anni, punta su ingredienti unici come l’argilla blu millenaria, gemme e pietre preziose incubatrici di principi energetici, per trasformare la skincare in una routine in un atto di bellezza senza tempo.

Tra i prodotti gastronomici in fiera spopola il pistacchio di Bronte della contrada di ’A Ricchigia il cui valore è arricchito dal lavoro di Laura Lupo e dal sostegno e l’esperienza di tre generazioni e da suo marito Alberto Caudullo.

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