REDAZIONE MILANO

Palazzo Sormani: tre curiosità sulla sede della biblioteca centrale

Appartenuto a potenti proprietari e rimasto in piedi nonostante le guerre, custodisce una collezione preziosa e sterminata di volumi, giornali e audiovisivi

Biblioteca Sormani

Milano, 04 agosto 2016 - Da Largo Augusto, fra San Babila e il Duomo, corre Corso di Porta Vittoria fino a incrociare Via della Guastalla: è lì che sorge Palazzo Sormani, sede della biblioteca centrale di Milano.

È un palazzo imponente la cui base, un edificio di dimensioni più modeste, esisteva già nel XVI secolo ed era di proprietà del marchese Giambattista Castaldo, generale che prese parte al sacco di Roma del 1527. Nella seconda metà del Cinquecento, l’edificio fu portato in dote da Livia Castaldo alla potente famiglia dei Medici di Marignano cui apparteneva Papa Pio IV, al secolo Giovanni Angelo Medici, fratello di Margherita Borromeo, madre di Carlo. Nel XVII secolo il palazzo venne acquistato dal cardinale milanese Cesare Monti che l’affidò all’architetto Richini. Nel 1783 la proprietà venne venduta al conte Giovanni Pietro Paolo Andreani, sposato con Cecilia Sormani, da cui il nome del palazzo.

Ricordi di guerra

Palazzo Sormani-Andreani è stato più volte danneggiato dalle guerre, prova ne è un bossolo di artiglieria sparato nel marzo 1948 durante le famose Cinque Giornate in cui Milano si ribellò alla dominazione austriaca. Il proiettile si trova nello stipite della finestra del guardaroba per i visitatori.

La sala del Grechetto

Incontri, dibattiti e presentazioni di libri sono spesso organizzati all’interno dei bellissimi ambienti del palazzo: uno di questi è la Sala del Grechetto, dal nome del pittore cui sono stati attribuiti in passato i dipinti che la decorano, il genovese Giovanni Benedetto Castiglione detto il Grechetto. Si tratta di 23 tele, dipinte fra il 1650 e il 1670, che costituiscono un ciclo pittorico raffigurante il mito di Orfeo.

Studi recenti hanno attribuito le tele a un anonimo artista di estrazione nordica, definito con il nome convenzionale di “Pittore di Palazzo Lonati Verri”: i dipinti provengono infatti dal palazzo della famiglia milanese Verri che si trovava in via Montenapoleone.

I numeri della biblioteca

Il patrimonio della biblioteca comprende 665.000 libri, con incremento annuo di circa 6.000 titoli fra le più importanti novità editoriali di narrativa e saggistica: tra i volumi più preziosi la biblioteca conserva oltre 18.000 libri antichi, compresa una raccolta di Cinquecentine e una cospicua rappresentanza di edizioni del Seicento e del Settecento, rarissime edizioni delle opere giovanili di Leopardi, oltre 3.000 volumi provenienti dalla biblioteca privata di Montale e una sezione “Manoscritti” che ospita testimonianze di personaggi del mondo della cultura milanese del Novecento come Paolo Buzzi, Giuseppe Cartella Gelardi, Luigi Motta, Antonio Curti, Francesco Cazzamini Mussi e Roberto Aloi.

La Sormani inoltre custodisce 20.125 testate di quotidiani e riviste internazionali, tra cui anche numerosi periodici storici di interesse locale. Sono presenti anche 56.372 fra dvd, cd e precedenti tipi di supporti (a partire dai dischi in vinile a 78 giri), con un aumento di circa 3.000 titoli ogni anno. La fonoteca raccoglie opere di tutti i generi musicali, opere teatrali, antologie di brani letterari, corsi di lingue, discorsi di uomini politici. La videoteca mette a disposizione per la consultazione in sede opere cinematografiche (dal muto ai nostri giorni), rappresentazioni teatrali, balletti, opere liriche, programmi di attualità e informazione, documentari, corsi di lingue.