Temporali di calore: cosa sono, come si formano e quando

Dall'anticiclone Scipione con temperature oltre i 40 gradi a improvvisi acquazzoni: ecco perché

Temporale, foto generica (Archivio)

Temporale, foto generica (Archivio)

L'estate entra nel vivo con l'anticiclone Scipione, che è pronto a far soffrire di caldo tutta la Spagna con picchi di temperatura che sfioreranno i 45-46 gradi all'ombra. Questo caldo torrido è pronto anche ad arrivare in Italia soprattutto nelle giornate di giovedì 16 e venerdì 17 giugno. Non saranno esclusi però temporali di calore nelle ore più bollenti della giornata. Ma che cos'è questo fenome e come nasce?

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Cosa sono

 

I temporali di calore sono precipitazioni intense e brevi, della durata di 30/40 minuti, spesso accompagnata da fenomeni elettroluminosi, cioè lampi e tuoni. Sono detti anche temporali convettivi o pomeridiani e sono caratteristici della stagione primaverile ed estiva (a cominciare dai mesi di aprile e maggio). A differenza dei temporali frontali (quelli classici), che vengono provocati dall'incontro tra aria calda e aria fredda ad alta quota, i temporali di calore nascono quando è il suolo ad essere troppo caldo.  

Come nascono

Quando il terreno riscaldato dal sole supera i 30°C infatti, esso inizia a riscaldare l'aria attorno a sé, creando dei cumuli, delle specie di bolle d'aria calda che iniziano a salire verso il cielo.. Queste bolle, quando raggiungono una certa altezza, si espandono, si aggregano e iniziano a raffreddarsi formando una nube di vapore acqueo. Naturalmente, maggiore è l'umidità, maggiore è la possibilità che si creino simili nubi. Queste nubi poi, raggiunte le giuste condizioni di condensazione del vapore, danno vita a brevi temporali - di norma della durata di mezz'ora, quaranta minuti - formati da rovesci e fulmini.

Dove sono più frequenti

I temporali di calore sono più frequenti nelle pianure lontane dalle coste poiché mancano dei benefici del mare, che mitiga le temperature delle zone vicine.