Omicidio Yana, mamma Tatiana ha voluto rivedere per l'ultima volta la figlia

Prima è andata nel luogo dove è stato ritrovato il cadavere della figlia

I genitori di Yana nel terreno dove il corpo della figlia era stato nascosto

I genitori di Yana nel terreno dove il corpo della figlia era stato nascosto

Castiglionme delle Stiviere, 6 febbraio 2023 - Ha voluto rivedere la figlia. Ha voluto vederla per l'ultima volta. Lo ha fatto in una delle camere mortuarie dell'ospedale di Mantova. Ma prima Tatiana Serberchuk, la madre di Yana Malayko, ha chiesto di essere condotta nei luoghi dove Yana ha concluso un viaggio nella vita durato solo il breve respiro di ventitré anni. E' sbarcata in mattinata all'aeroporto della Malpensa, in arrivo da una cittadina dell'Ontario, dove vive da circa un anno, dopo avere lasciato l'Ucraina, dilaniata dalla guerra. Ad attenderla il marito Oleksandr, Francesco Porrello, amico fraterno di Oleksandr, l'avvocato Angelo Lino Murtas, legale del padre di Yana, il consulente criminologo Gianni Spoletti. Il suo primo atto è stato quello di leggere, in inglese, un messaggio di ringraziamento. E' poi iniziato un pellegrinaggio dolorosa. Tatiana, Oleksandr e i loro amici, poco dopo le due del pomeriggio, hanno raggiunto Lonato del Garda, la strada di campagna dove Dumitru Stratan, secondo l'accusa, ha nascosto il corpo di Yana sotto una catasta di legna. Li attendeva Andrei, il giovane che Yana frequentava da qualche settimana e con cui stava nascendo una intesa. Andrei ha scambiato un abbraccio con i genitori di Yana. Abbracciati, in lacrime, devastato, Oleksandr e Tatiana hanno deposto ciascuno un cero e sostato a lungo davanti alla catasta di rami e rovi dove in questi giorni si sono allineati fiori, biglietti, palloncini candidi. "Yana - ha detto la mamma - era la nostra anima, il nostro sole. Adesso questo sole è spento, ma è vivo nel nostro cuore. Era impossibile non amare Yana, non ammirarla". L'ultima telefonata, il 18 gennaio. Yana aveva definitivamente rotto con Dumitru e vedeva, chiara, davanti a sé una nuova vita. Appariva serena, quasi felice. In lacrime, ma con voce ferma, Tatiana ha lanciato il suo appello: "Chiedo giustizia. Chiedo l'ergastolo. Una vita per la vita che è stata tolta a mia figlia. Chiedo giustizia per mia figlia, la mia unica figlia. La giustizia per Yana sarà la giustizia per tutte le donne". Ringrazia le autorità, i carabinieri, l'avvocato Murtas, Francesco, la gente di Castiglione delle Stiviere, quanti hanno cercato Yana e l'hanno trovata, dando a due genitori la possibilità di riabbracciarla, piangerla, seppellirla.  Ancora un breve trasferimento, poco più di un chilometro. Alla località Valle, nel territorio di Castiglione delle Stiviere, dove la Mercedes di Dumitru Stratan (l'ex fidanzato di Yana, in carcere accusato del suo omicidio e di occultameto di cadavere) si è impatanta all'altezza di via Albana. Erano trascorse da poco le otto di mattina del 20 gennaio. Per cinque ore il cadavere di Yana è rimasto chiuso nel bagagliao. E' arrivato il nulla-osta della Procura di Mantova per il rilascio della salma. I genitori della  23enne ucraina hanno raggiunto il capoluogo. Hanno rivisto la figlia all'ospedale "Carlo Poma", dove in mattinata era stata completata l'autopsia. Il rito dolorosissimo ma necessario del riconoscimento. Tatiana e Oleksandr sono tornati con la bara bianca a Castiglione. Alle 18.30 è stata aperta la camera ardente alla Casa funeraria "Antea" che si è offerta gratuitamente per i servizi funebri. Lo stesso ha fatto il Vivaio Massardi. Per Yana tanti fiori candidi, rose e calle. Veglia fino alle 21.30. Domani visite dalle 8.30 alle 20.30. Mercoledì dalle 8.30 alle 13. Sempre mercoledì il feretro verrà traslato a Romano  di Lombardia, nella Bergamasca, dove vivono i nonni, Giovanni e Larissa. La salma verrà vegliata nella chiesa della Grotta. I funerali si svolgeranno venerdì alle 9.30 nella chiesa parrocchiale. Yana Malayko sarà sepolta nel cimitero di Romano di Lombardia. Papà Oleksandr e l'amico Francesco Porrello hanno scritto un pensiero-preghiera che compare sul retro della immaginetta di Yana: "Non piangere sulla mia tomba, non sono lì; non dormo. Sono mille venti che soffiano, sono i riflessi del diamante sulla neve, sono il sole sul grano maturo, sono la dolce pioggia autunnale quando ti svegli nel silenzio del mattino Sono la corsa rapida dei quieti uccelli che si levano a cerchio in volo. Sono   la morbida luce notturna delle stelle. Non piangere sulla mia tomba, non sono lì, non sono morta". 

Domani mattina alle 9.30 i carfabinieri del Ris di Parma saranno nell'appartamento in piazzale della Resistenza, a Castiglione delle Stiviere, dove è morta Yana.