Suzzara, 3 gennaio 2025 – C’è una pista per dare un volto al killer di Suzzara? Il misterioso assassino che ha sparato tre colpi alla testa a un ex bidello per ora sembra essersi dissolto nel nulla. Più interrogativi che certezze circondano ancora il delitto di Natale, un episodio che ha turbato la comunità suzzarese.
Ma non è detto che in queste ore di indagini non arrivi un colpo di scena, magari dall’autopsia o – se lo si trovasse – da un testimone a sorpresa.
La vittima
Francesco Capuano aveva 79 anni, un po’ di chili di troppo e una mobilità limitata dal sovrappeso. A Giuliano, il suo paese d’origine alla periferia di Napoli, per decenni aveva fatto il bidello.
Nel 2010, raggiunta la pensione, aveva lasciato la provincia napoletana (qualcuno ha detto “in tutta fretta”, ma la circostanza non trova conferma) per trasferirsi con la moglie in Lombardia.
La famiglia
L’ex bidello era andato a vivere in un appartamento di via Biolcheria 13, dove risiede anche la figlia Rosa, di 46 anni. Un altro figlio, Ciro, fa l’operaio a Suzzara ma vive in un quartiere diverso e pare avesse rapporti più sporadici col padre rispetto alla sorella.
Al Sud, invece, sono rimasti altri due figli della vittima: un fratello e una sorella. Tre anni fa Capuano aveva perso la moglie.
L’agguato
Lunedì 23 dicembre verso le 9, come facevano spesso il pensionato e la figlia, impegnata ad assistere a tempo pieno il padre, escono per fare la spesa. La loro Panda è nel garage sotterraneo: lui la raggiunge, si siede al posto di guida.
Lei si ricorda di aver dimenticato su fazzoletti e sigarette. Risale e si trattiene nell’abitazione per una ventina di minuti. Quando scende, si trova di fronte a una scena atroce: il padre è accasciato in auto, coperto di sangue. Gli hanno sparato alla testa: tre colpi, a quanto pare.
Le indagini
Sul posto arrivano i carabinieri da Gonzaga e Mantova. Subito vengono allertati anche i Ris di Parma che lavoreranno per giorni sul luogo del delitto e nell’appartamento.
Sia il garage, sia la casa dell’ex bidello vengono messi sotto sequestro e lo sono ancora. La figlia di Capuano da allora è ospitata dal fratello. L’autopsia viene eseguita dopo Natale, venerdì 27 e i risultati non sono stati ancora resi noti.
Le certezze
Gli inquirenti dicono di averne poche e che per trovarne altre si scava nella vita dell’ex bidello alla ricerca di una traccia. Capuano era incensurato e così pure tutta la sua famiglia.
Sia i carabinieri di Mantova che quelli di Napoli in queste ore stanno sentendo i figli per scoprire qualche indizio. Che porti a un movente plausibile per un agguato sicuramente premeditato.
Il precedente
In questi giorni è affiorato un incubo che a Suzzara era stato sepolto da anni. È un vecchio delitto rimasto impunito, che c’entra con quello del bidello per un unico particolare: è stato compiuto nello stesso palazzo e nello stesso garage.
Ma sono passati più di 26 anni: il 25 marzo del lontano 1998, Dario Brioni, 41 anni, rappresentante di una ditta antinfortunistica, dice alla moglie: “Scendo un attimo in garage”. Poco dopo era morto, ammazzato a coltellate, 11 si accerterà. Da chi sia stato ucciso e per quale motivo, tuttavia,, non si è mai scoperto.